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Chiesa

IL PELLEGRINAGGIO DELLA TENEREZZA

ANNALISA MOTTA - 05/04/2013

Le più grandi scoperte si fanno per caso, dicono gli scienziati. O per un Disegno che interviene misteriosamente nelle cose dell’uomo, dice il cristiano. Così è nato sei anni fa un pellegrinaggio nostrano, una quindicina di chilometri dal piano al monte, che porta un gruppo sempre più nutrito di partecipanti dal centro di Mornago al Santuario del Sacro Monte di Varese per la messa delle 11, la prima domenica dopo Pasqua: che è per la tradizione la cosiddetta domenica in Albis, e da qualche anno la domenica della Divina Misericordia, per volontà di Giovanni Paolo II.

“Manco sapevo cosa fosse, nella mia distrazione, questa giornata” ricorda con una certa emozione l’ideatore del pellegrinaggio, Luigi Vicari: “Era il 2008. Per motivi personali desideravo che il pellegrinaggio annuale del nostro gruppo di fraternità fosse speciale. Così ho pensato di metterci quel valore aggiunto della fatica, dell’andare a piedi, e ho proposto il Sacro Monte, il santuario più vicino a noi. La scelta del giorno è stata obbligata, il mio primo giorno festivo senza turno in ospedale: che cadeva appunto la domenica dopo Pasqua”. E nel preparare la cosa, Luigi e sua moglie scoprono che si tratta proprio del giorno della Divina Misericordia, quello chiesto da Gesù alla veggente suor Faustina Kowalska nelle sue rivelazioni personali, quello che papa Woytila istituì per tutta la cristianità all’alba del nuovo millennio. Papa Francesco ce lo ha appena ricordato: il Signore non si stanca mai di usare misericordia, siamo noi che facciamo fatica a chiedere. E invece quanto da domandare abbiamo, e non solo per noi. E quanto abbiamo bisogno di avvertire quella “carezza del Nazareno” di cui scrisse un inedito Enzo Jannacci a proposito del caso Eluana, facendoci provare una strana commozione.

Ma un gesto così faticoso, è davvero adatto a tutti? “Andiamo al pellegrinaggio – risponde Luigi – domandando la grazia della conversione, e tutti ne abbiamo bisogno. Metteremo nelle mani della nostra madre Maria tutte le nostre invocazioni, chiedendo perdono del nostro male. E ci andiamo a piedi, facendo quella fatica che è segno e preparazione alla fatica della vita. Come ci ricordava don Giussani, è il mendicante, colui che ha il coraggio di invocare, il vero protagonista della storia. Ma ciascuno può partecipare secondo le sue forze: magari anche solo venendo alla messa delle 11 al Santuario”.

Il percorso infatti è articolato in tappe: il ritrovo è alle 4,50 davanti alla chiesa parrocchiale di Mornago, dove alle 5 si inizia con la recita del 1° mistero del Santo rosario; alle 5,15 Santuario della Madonna del Buon Viaggio, recita del 2° mistero; 6,30-7,00 Chiesetta di Loreto lungo la provinciale, 3° mistero; 8,00-8,30 Basilica di S.Vittore, 4° mistero; 9,00 Chiesa di S. Massimiliano Kolbe, 5° mistero; 10-10,15 Prima Cappella, Salve Regina e Litanie. La salita verso il santuario sarà invece percorsa in silenzio. Il pellegrinaggio si conclude con la Santa Messa delle 11 presso il Santuario.

Il pellegrino ha come compagno di viaggio Cristo stesso.
Si consigliano scarpe comode, indumenti idonei e, visto l’orario di partenza, giubbotto rifrangente.
Acqua e colazione al sacco (non sono previste soste ai bar).
Possibilmente munirsi di telefono cellulare.
Per qualsiasi informazione rivolgersi ai seguenti numeri di telefono:
0331 903057 oppure 348 8435208
P.S.: Gli orari delle diverse tappe sono indicativi

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