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Cultura

UNIVERSITÀ E STORIA LOCALE

ANNALISA MOTTA - 14/02/2014

la biblioteca del centro a Villa Toeplitz

Buon segno, quando l’università si apre ai cittadini e il sapere scientifico scorre fuori dalla cittadella d’avorio a nutrire il campo della cultura popolare. Che ha per altro una sua dignità specifica, e importantissima, perché restino vivi l’interesse e l’amore alla storia e alle “diversità” locali.

Pressoché unica in Italia, la nostra università dell’Insubria ha infatti un centro studi che dal 1999 si occupa proprio di questo, sia nelle sede di Como che nel polo operativo di Varese, alloggiato nella splendida cornice di Villa Toeplitz: l’International Center for Local Histories and Cultural Diversities, presieduto dal professor Renzo Dionigi. Qui si lavora per diffondere e promuovere la ricerca sulle storie e culture locali, salvaguardarne i beni – ambientali, archeologici, artistici, archivistici -, rendere fruibili le fonti agli studiosi e agli appassionati, favorendo il confronto, la diffusione e la divulgazione: il tutto – è questo l’intento principe del centro – garantendo un approccio metodologico severamente scientifico, ma aperto a tutti.

E in effetti non occorre avere una laurea specifica per iscriversi ai corsi che da qualche anno il Centro propone: di fatto, nemmeno avere una laurea. “All’inizio avevamo pensato ai docenti delle scuole superiori, per un aiuto nell’aggiornamento – spiega il professor Gianmarco Gàspari che collabora alla direzione del centro insieme alla professoressa Claudia Storti, direttore scientifico – poi ci siamo resi conto che parecchi studenti, alla fine di un proprio ciclo di studi, desideravano approfondire alcune tematiche, e anzi ci siamo trovati ad avere un target più ampio, formato di un gruppo non piccolo di cittadini di ogni età, formazione ed estrazione, appassionati alla materia, per professione o semplicemente per arricchimento personale”. Così anche quest’anno, su esplicita richiesta degli interessati, riparte un corso non istituzionale, che si occuperà di “Strumenti e metodi della ricerca storica – La fonti documentarie e materiali per la storie locali”, con inizio il 18 febbraio.

“Del resto – aggiunge Gàspari – c’è una grandissima attenzione ai temi artistici e agli sviluppi storici del nostro territorio, tra Varesotto e Comasco. Perché è in Europa tra i più ricchi di testimonianze architettoniche della cultura romanica, così come della produzione artistica dal Realismo alla Controriforma, che addirittura darà poi indicazioni alla stessa capitale, Milano. Diciamo che questo corso potrebbe diventare un appuntamento importate, una carta interessante che la nostra università gioca sul territorio”.

Naturalmente il Centro non si limita ai corsi di aggiornamento, ma organizza seminari e convegni di studio, nazionali e internazionali, anche in collaborazione con Enti e associazioni scientifiche; garantisce un servizio di orientamento alla consultazione di biblioteche e archivi, e offre assistenza di carattere bibliografico e paleografico; ha realizzato una serie di importanti pubblicazioni sul territorio delle Prealpi lombarde; e soprattutto, anche se è la parte meno visibile, ha creato banche dati delle fonti storiche e bibliografiche, indispensabile strumento per qualsiasi nuovo studio scientificamente fondato, a cui si accede liberamente dal sito del Centro. E chi fa ricerca storica sa quanto sia prezioso poter avere a disposizione fonti “sicure”.

“Ci tengo a sottolineare infine una qualità particolare di questo corso – conclude Gaspari – dove gli “allievi” sono tutti fortemente motivati e formano un gruppo non troppo numeroso: non ci si limita a una lezione frontale, con il docente che spiega e la classe che ascolta, ma si crea un reale incontro e confronto tra le persone, dove ciascuno si arricchisce dell’esperienza e della competenza altrui. Un’esperienza che ci ha compensato della notevole fatica dell’organizzazione…”.

 Il corso di quest’anno si svolgerà da febbraio a maggio e comprende quattro moduli: letteratura, scienze, storia, archivistica e paleografia. Ogni modulo si articola in diverse lezioni, da un minimo di sei a un massimo di dieci ore. L’iscrizione, che può riferirsi all’intero corso o a singole sezioni, sempre con il contributo di 30 euro, può essere fatta presso la sede di Villa Teoplitz (0332 21.9800) o via mail a CentroStorieLocali@uninsubria.it. Agli iscritti verrà rilasciato un attestato in base a una frequenza minima ai corsi.

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