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Incontri

IL SALUTO DEL PAPA

GUIDO BONOLDI - 19/12/2014

papaAvendo preso gusto nell’imitare l’amico Paolo Cremonesi nello scrivere lettere da Roma, racconto di un altro recente incontro avvenuto nella città eterna, udite, udite, proprio con il Santo Padre, in persona.

Dovete sapere che il Santo Padre tutti i mercoledì mattina tiene il suo catechismo, la sua dottrina, non in un luogo chiuso, riservato a pochi, ma bensì in una piazza, davanti ad una grande basilica, che apre le sue braccia, fatte di colonne, per ospitare tutti quelli che accorrono per ascoltarlo, magari nella speranza anche di salutarlo. Gente che viene da tante parti del mondo e che parla lingue diverse. Così quello che il Papa dice in italiano, viene tradotto in altre sette lingue: francese, inglese, tedesco, spagnolo, portoghese, polacco ed arabo.

In ogni raduno – lo chiamano udienza, udienza generale – il Santo Padre svolge un tema, che fa parte di una serie: mercoledì 10 dicembre ha iniziato a parlare della famiglia, tema del quale tratterà anche nelle prossime udienze.

Ma prima di parlare e dopo aver parlato a tutti i presenti, l’uomo vestito di bianco impiega molto tempo a salutare tante delle persone convenute ed a parlare con loro, come si trattasse di tante udienze private, all’interno di quella generale.

Il testo del discorso del Papa viene poi pubblicato su un giornale che si chiama Osservatore Romano ed anche sul sito del Vaticano, così che molti altri, in tutto il mondo, possano leggerlo.

A ben pensarci è una grande possibilità offerta a tutti nel mondo quella di poter andare a catechismo non da uno qualunque, ma dal successore di Pietro.

 

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