Widgetized Section

Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone

Cultura

DEVOZIONE E SENSUALITÀ

SERGIO REDAELLI - 18/09/2015

La copertina del libroLa lapide di Giuseppe Sommaruga, il principe del Liberty varesino, è appesa, corrosa e dimenticata, nell’androne di Brera; ma il museo delle meraviglie a cielo aperto che la premiata ditta Sommaruga-Macchi, complice il capomastro e impresario Luigi De Grandi, ha creato sulle pendici del monte Tre Croci di Varese non sfigura a confronto con le altre famose città europee del periodo liberty: così il professor Eugenio Guglielmi dell’Università di Firenze introduce il libro “Nutrendo anima e corpo – Itinerari di delizia tra le ville del Sacro Monte sopra Varese” a cura di Angela Baila, Anna Anzani e Claudia Caramel del dipartimento di design del Politecnico di Milano con le fotografie in bianco e nero di Davide Niglia, (200 pagine, testo italiano-inglese, editore Maggioli, € 16).

La formula del progetto “Nutrendo anima e corpo”, finanziato dal Ministero per i beni e le attività culturali, racconta l’arte, l’architettura, la storia, le tradizioni enologiche e agrolimentari del territorio prealpino e ha coinvolto sette Sacri Monti piemontesi (Belmonte, Crea, Domodossola, Ghiffa, Oropa, Orta e Varallo) e due lombardi (Ossuccio e Varese). Ad esso è legata la mostra “Viaggiando Liberty” realizzata nei mesi scorsi dal Politecnico di Milano che ha censito e catalogato le emergenze architettoniche del parco del Campo dei Fiori; e dai primi risultati del censimento è nato il libro che documenta la “contaminazione profana” avvenuta tra la seicentesca via di pellegrinaggio religioso e la meta residenziale liberty del XIX e XX secolo.

Scrive il professor Guglielmi: “Ecco sorgere tra boschi, vigneti e terrazzamenti uno dei più importanti interventi edilizi europei legati all’eclettismo e al nascente Liberty. Ville, villini, palazzetti, dalle prime pendici collinari di Sant’Ambrogio si diffusero via via fino a diversificare anche l’asse viario principale che in origine conduceva, prima con lento declivio poi più ripido, fino all’Oratorio dell’Immacolata e attraverso l’Arco di accesso, all’itinerario processionale. Appare singolare e forse senza eguali, questa contaminazione fra spazi, nati per pie devozioni e faticose risalite e lo stile liberty, immagine di un periodo storico tra i più decadenti e inequivocabilmente associati alla ricerca del piacere e alla sensualità più raffinata”.

“Insieme alle contorte passioni controriformistiche espresse dai personaggi alloggiati nelle Cappelle e dalle croci di Cristi sofferenti, appaiono oggi allo stupito pellegrino racemi, fiori, ornamenti, ambigue forme plastiche e doccioni con teste di drago. Se l’austerità del Sacro Monte affondava le radici nella devozione popolare francescana che riproduceva una nostrana Gerusalemme, una religiosità dal sapore antico, legata alla colpa e alla sua espiazione sul modello di quella ispirata da Jacopone da Todi, nessuno avrebbe immaginato che modernità e benessere avrebbero scardinato modelli sociali consolidati dalla tradizione. Se negli altri Sacri Monti lombardi, piemontesi, ticinesi e toscani, l’intorno ha sostanzialmente conservato il suo originario rapporto con il costruito, a Varese tutto è sovvertito”.

Gli itinerari di delizia curati dalle autrici Baila, Anzani e Caramel (con i contributi di Daniela Penazzi e Margherita Guarisco) esplorano gli edifici architettonicamente più significativi di quattro aree: da villa Pennati alle residenze in via Oglio verso la Prima Cappella, da villa Iris a villa Tavecchia attorno alla Prima Cappella, dal villino Petazzi al Caffè del Borducan nel borgo di Santa Maria e da villa De Grandi al complesso alberghiero del Campo dei Fiori. Il libro descrive le case di villeggiatura caratterizzate dalla torretta belvedere, gli alberghi, i caffè e i ristoranti che tengono vive le tradizioni agroalimentari sacromontine, i menu liberty del Grand Hotel e la cucina povera del borgo raccontati da Stefano e Sergio Redaelli.

La storica dell’arte Annachiara Sofia Cavallone ricorda nella prefazione che numerose altre iniziative del progetto “Nutrendo anima e corpo” hanno riguardato specificatamente Varese come la conferenza itinerante al Sacro Monte condotta dal professor Guglielmi, la mostra-mercato dei prodotti alimentari all’Expo di Rho-Milano, la rassegna “Il Sacro Monte com’era” dedicata al fotografo Vivi Papi e le memorie del sistema tramviario varesino curata dall’associazione degli Amici del Campo dei Fiori.

Facebooktwittergoogle_plusredditpinterestlinkedinmail

You must be logged in to post a comment Login