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Società

IL MIO PAESE

FELICE MAGNANI - 06/07/2018

risorgimentoPer chi ha imparato ad amare la storia del proprio paese resta aperto lo sguardo sul passato, un passato indispensabile per capire più a fondo il presente con le sue difficoltà, le sue tensioni, la sua ricerca di verità e di stabilità. Uno dei periodi più affascinanti e intriganti sotto il profilo umano, politico, sociale e militare è sicuramente il Risorgimento, un lungo e faticoso cammino verso l’Unità, l’idea che potesse esistere un paese capace di autodeterminarsi, di trovare dentro di sé la forza di esprimere la propria cultura, il proprio modo di essere, la propria religiosità, la lingua, il costume.

È con lo spirito risorgimentale che il paese cresce nella sua consapevolezza storica, si afferma e si confronta con un’Europa cui spetta il non facile compito di riconfigurarsi, è nello spirito risorgimentale che prende forma un carattere da cui emerge il patriottismo come vocazione finale, educatore di moti ispiratori e innovatori. È nello spirito comune di un paese libero che ci si presenta al nuovo corso della storia, consapevoli che  è dalla libertà come valore etico che nasce il progetto di un’Italia capace di scoprire in sé la sua bellezza, la sua forza, la sua capacità di tendersi con slancio nella nuova azione educativa.

L’Italia risorgimentale è soprattutto un paese che scopre di avere uomini e donne pieni di entusiasmo, di voglia di fare, con un finissimo senso della solidarietà umana, capaci di ricucire strappi, con una voglia innata di educare animi a una presa di coscienza comune, con il desiderio di gettare sul campo idee e strategie, programmi e soluzioni, impegni umani e militari capaci di rimettere in equilibrio una dignità compromessa. Idee diverse, non sempre convergenti, ma autenticamente italiane, maturate nel cuore e nella mente di chi ricercava anche fuori dagli schemi la possibilità di una rinascita costruttiva, di una convivenza in cui la civiltà fosse espressione autentica di animi rinnovati, di gente comune e intellettuali che credevano convintamente in una fruttuosa rigenerazione.

Le pagine del patriottismo sono pagine di presa di coscienza dopo la tirannia, consapevolezza che spinge verso l’autenticazione sul campo di uno spirito versato nell’arte della rigenerazione morale, sociale e intellettuale. Diversi sono i personaggi in campo, ciascuno con un proprio ordine, un proprio spirito, una propria cultura, animati da quella praticità olfattiva e intuitiva, capaci di veicolare quel senso della storia, impegnato da sempre a far crescere un apprezzabile spirito d’identità. Si tratta di uno spirito tutto italiano, a tratti convulso, arrembante, disordinato, ma carico di forza interpretativa e di valore solidale.

Capita spesso di riprendere in mano un passato complicato, per non dimenticare ciò che è stato fatto con amore e sincerità, perché della storia umana c’è sempre qualcosa che si salva e che può tornare utile a tempo debito. La storia era e resta maestra di vita, aiuta a non dimenticare le difficoltà che uomini e donne hanno dovuto incontrare per poter vivere dignitosamente il proprio destino. La Patria è un bene inestimabile che ci appartiene, che ci viene in soccorso quando la mediocrità si abbatte con violenza su quei valori come la libertà, la democrazia, l’educazione, la generosità, l’altruismo, beni che vengono spesso mercificati da mercanti abilissimi nel far apparire ciò che non è, giusto per mantenere quella dominanza che è base privilegiata di nuova schiavitù sociale, politica e morale.

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