Widgetized Section

Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone

Società

I POVERI, IL REDDITO

GIUSEPPE ADAMOLI - 30/11/2018

Giuseppe Guzzetti

Giuseppe Guzzetti

Resi noti i dati reali del Reddito di inclusione a Milano introdotto un anno fa dal governo Gentiloni. Ho cercato, ma non trovato i numeri precisi di altre aree territoriali per degli interessanti confronti.
A Milano finora più di venti mila domande e circa cinque mila accolte. In novembre è avvenuto il sorpasso degli italiani sugli stranieri. È un segnale del forte bisogno sociale della città più ricca d’Italia. Suppongo che anche altre città lombarde vivano la medesima condizione.
A Milano, come penso a Varese ma non dispongo della statistica, sono stati bravi gli amministratori locali e hanno saputo avvicinare ai Servizi sociali molti cittadini poveri (se ne calcolano cento mila con più di trenta mila famiglie nel capoluogo lombardo) che prima se ne stavano lontani e non chiedevano aiuto. Ma presto il Reddito di inclusione andrà in soffitta e verrà sostituito dal Reddito di cittadinanza che è ancora un oggetto misterioso.
Forte la preoccupazione dell’assessore al Welfare del Comune di Milano, Pierfrancesco Majorino: “Mi auguro che il Reddito di cittadinanza non ottenga il risultato paradossale di fermare tutto”.
Condivido e spero anch’io che la confusione che regna sovrana a questo proposito non porti all’abbandono della strada bene avviata.
C’è un altro numero che preoccupa moltissimo: sarebbero 20.000 solo a Milano i minori in condizioni di grave difficoltà. La stima è della Fondazione Cariplo, attivissima su questo fronte. Davvero encomiabile ciò che è riuscita a realizzare la Fondazione con il presidente Giuseppe Guzzetti dal 1997 ad oggi in termini di solidarismo concreto ed efficacissimo in diversi campi: innovazione sociale, temi ambientali, casa per i disagiati, ricerca scientifica.
Per stare strettamente in tema, nel campo della povertà minorile la Fondazione ha appena lanciato un programma di contrasto che punta ancora sulla collaborazione fra pubblico e privato sociale che nel recente passato ha dato ottimi risultati.
“Non si può negare il futuro ai bambini, la speranza ai giovani e la serenità agli anziani”. Queste le parole di Guzzetti che rappresentano i concetti che lo hanno sempre ispirato fin da quando era presidente della Lombardia (1979-1987).
Il tempo di Guzzetti sta volgendo al termine ed è cominciata la gara per la sostituzione. Spero vivamente che la Fondazione non vada in mano a qualche “mestierante” della politica che abbia in mente solo gli interessi di bottega e riesca disfare il ben fatto.
Non m’interessa se sarà amico di Salvini o Di Maio. M’importa che sia un degno prosecutore dell’opera sociale che si sta compiendo. Tendo sempre all’ottimismo come alcuni lettori sanno. Questa volta mi è difficile, ma ci provo.

Facebooktwittergoogle_plusredditpinterestlinkedinmail

You must be logged in to post a comment Login