Widgetized Section

Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone

Zic & Zac

CAMPO NUMERO 9

MARCO ZACCHERA - 17/09/2021

Dopo il terremoto a Cavazzo Carnico

Dopo il terremoto a Cavazzo Carnico

Erano esattamente le 9 di sera del 6 maggio 1976 quando una fortissima scossa di terremoto (6,5 gradi di magnitudo della scala Richter, 10° della scala Mercalli) sconvolse l’alto Friuli portando morte e distruzione.

Ci furono 990 morti nella sola parte italiana (fu colpita anche la Slovenia), 100.000 senza tetto, almeno 75.000 case danneggiate e 12.000 completamente distrutte. 45 comuni furono dichiarati “rasi al suolo” e 40 “gravemente danneggiati”: un’intera regione fu messa in ginocchio.

Fu una tragedia immane, ma scattò subito la molla della ricostruzione e della solidarietà e questa volontà di ricostruzione è stata forse l’esempio più luminoso e concreto delle capacità e volontà di riscatto degli italiani a seguito di un terremoto come purtroppo, invece, più volte non è avvenuto nel nostro paese. Da sempre il Friuli era terra di reclutamento alpino e tantissimi ragazzi della nostra zona, soprattutto quando c’era la leva obbligatoria, vi avevano prestato il servizio militare.

Quando l’ANA lanciò un invito urgente a dare una mano nella ricostruzione, in centinaia risposero subito all’appello trasferendosi in Friuli, a turni, per tutta l’estate del ‘76.

Furono istituiti e organizzati in poche settimane dieci campi di lavoro nelle zone terremotate, mentre il tam-tam degli aiuti coinvolgeva migliaia di soci ANA in congedo, pronti a dare una mano nelle retrovie.

Il campo numero 9 – con base a Cavazzo Carnico, a pochi chilometri da Tolmezzo – fu affidato agli alpini in congedo delle sezioni ANA di Varese, Como, Luino, Domodossola, Omegna, Novara ed Intra.

Cavazzo Carnico, è un paese di circa 900 abitanti vicino all’omonimo lago (detto anche “Il lago dei tre comuni”), il più grande lago naturale del Friuli Venezia Giulia, già base di idrovolanti durante la prima guerra mondiale.

Furono settimane di lavoro massacrante con avvicendamenti e turni di presenza perennemente disturbati da altre forti scosse di assestamento che continuarono fino alla metà di settembre soprattutto quando (dall’ 11 al 15 settembre) vi fu una serie di ben cinque scosse tutte oltre i 5 gradi della scala Richter che causarono altre vittime e danni.

Il campo di Cavazzo fu inaugurato il 13 giugno 1976 e proprio nel momento dell’ammaina bandiera per fine lavori, la sera dell’11 settembre, una micidiale altra scossa di 5,3 gradi Richter (8° gradi della scala Mercalli, quasi come quella dell’Aquila nel 2009) sconvolse l’intera cerimonia preannunciando uno sciame sismico di assestamento tra i più violenti.

Tutti i presenti si trasformarono nuovamente in soccorritori traendo in salvo molte persone rimaste intrappolate nelle nuove macerie. Il campo fu poi definitivamente chiuso il 17 settembre.

Proprio per il continuo susseguirsi delle scosse, durante l’estate e il successivo autunno molti soci e simpatizzanti dell’ANA ospitarono nel varesotto e sul Lago Maggiore famiglie intere di sfollati di Cavazzo, Verzegnis e Tolmezzo rimaste senza casa e vi fu quindi un seguito di solidarietà che è ancora ben ricordato a Cavazzo e nei dintorni.

I lavori dei cantieri ANA andarono dall’ abbattimento di edifici pericolanti alla sistemazione di case recuperabili ma sinistrate, al consolidamento di strutture e puntellamenti, alla realizzazione in calcestruzzo dei basamenti per le case prefabbricate e il loro successivo montaggio.

Un lavoro che al campo numero 9 fu svolto nei diversi turni da complessivamente ben 1.063 persone, di cui 786 soci dell’ANA.

In totale 307 interventi dei quali 295 conclusi e 12 abbandonati o nuovamente distrutti per lo sciame sismico di settembre.

Il cantiere numero 9 fu visitato dal presidente nazionale dell’ANA Franco Bertagnolli e citato ad esempio dall’allora Commissario di governo on. Zamberletti che divenne poi ministro precursore ed organizzatore della Protezione Civile italiana.

Il “Campo 9” fu ricordato ufficialmente anche il 12 dicembre 2002 quando il comune di Cavazzo Carnico venne insignito della Medaglia d’oro al merito civile dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.

Facebooktwittergoogle_plusredditpinterestlinkedinmail

You must be logged in to post a comment Login