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Cultura

LE NOSTRE STORIE

CARLO ZANZI - 04/02/2022

???????????????????????????????Giuseppe Armocida, già assessore alla cultura del comune di Varese, presidente della “Società Storica Varesina Leopoldo Giampaolo”, presenta con giusta soddisfazione il Fascicolo XXXVIII della Rivista della Società Storica varesina (anno 2021). 150 pagine che faranno la gioia degli appassionati di storia locale.

La Società Storica Varesina nasce nel 1931, per dare continuità e un nuovo statuto alla Società del Museo patrio, operante a Varese sin dal 1871, grazie soprattutto a Luigi Borri. Primo presidente della SSV è Giulio Moroni. Purtroppo, nel 1935, le nuove disposizioni fasciste portano alla chiusura di quell’esperienza culturale, che riprende nel 1945, presieduta da Cornelio Maj. Nel 1953 subentra alla presidenza Leopoldo Giampaolo, grande appassionato, figura importante, che sarà alla guida del sodalizio per trent’anni, sino al 1983, data della sua morte. Nel luglio del 1953 esce il primo fascicolo della Rivista della Società Storica Varesina, una pubblicazione che si distingue subito per il rigore scientifico. Oltre alla rivista, la SSV darà alle stampe monografie assai curate. Nel 1983 la Società viene rifondata, prende il nome attuale (Società Storica Varesina Leopoldo Giampaolo), vede come presidenti prima Piero Astini (sino al 1992) e infine Giuseppe Armocida.

Il consiglio direttivo della SSVLP, oltre al già citato presidente, è composto da Chiara Ambrosoli, Marina Cavallera, Diego Dalla Gasperina, Alessandro Deiana, Pierangelo Frigerio, Luigi Innocenti, Alfredo Lucioni, Guglielmo Piatti, Gianni Pozzi e Marco Tamborini, che è anche il direttore della rivista. La Società mette a disposizione dei varesini anche un sito davvero ben curato: www.societastoricavaresina.org

Ma stiamo all’ultimo fascicolo della rivista, edito da Nomos. Ad una prima occhiata, balza subito all’occhio la cura dei particolari, l’elegante edizione; prevale decisamente il testo rispetto alle immagini, abbondanza di note e il rigore scientifico, marchio di fabbrica di questa pubblicazione.

In sommario abbiamo: “La torre di Velate: Bergfried, donjon o torre maestra? Alcune considerazioni al testo di Bodo Ebhardt, Die Burgen Italiens”, firmato da Marco Tamborini; segue “Tre pergamene quattrocentesche varesine quasi sconosciute” di Gian Paolo G. Scharf; “Religiose o laiche? Le vergini di Sant’Orsola di Varese (1584-1655)” di Ivana Pederzani; “La costruzione della settecentesca chiesa parrocchiale di Bosco Valtravaglia” di Enrico Fuselli; “Del sipario del Teatro Sociale, poi di Condominio, a Gallarate” di Giuseppe Pacciarotti; “Gli articoli di don Angelo del Frate in Luce! Del 1935” di Gianni Pozzi; “Varesini del Novecento. Ferruccio Minola Cattaneo (1900-1977)” di Sergio Redaelli e Giuseppe Armocida; “Albino Reggiori: la biografia. Lettera ad Albino: una rimembranza” di Angela Reggiori e Silvano Colombo.

armocida-giuseppe«È vero – dice oggi il presidente Armocida – la nostra rivista ha una sua veste editoriale, ma non posso dimenticare che Leopoldo Giampaolo aveva idee chiare al riguardo: la rivista avrebbe dovuto essere strumento culturale per tutti, non solo per gli storici di professione o gli appassionati avvezzi a lunghi trattati ricchi di note. La storia locale deve diventare una ricchezza a disposizione di un pubblico ampio, il più ampio possibile»

La Società Storica Varesina Leopoldo Giampaolo, come altre realtà culturali varesine, ha bisogno di nuovi soci, di giovani appassionati, di adulti amanti del loro territorio, quindi invita a diventare soci. La sede è in via Sanvito Silvestro 4. Segretaria è Chiara Ambrosoli (segreteria@societastoricavaresina.org). I soci ricevono annualmente la rivista, che è comunque in vendita presso la Libreria Antiquaria Canesi di via Walder 39, a Varese.

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