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Società

FRANCESCANESIMO CONTEMPORANEO

GIUSEPPE TERZIROLI - 11/02/2013

La Cappella della Porziuncola ad Assisi

Capitava nel 2004, otto anni or sono; tutti i giornali definirono gli assassini “le bestie di Satana”.

La giovane Mariangela Pezzotta veniva assassinata con un colpo di pistola al volto, finita con un colpo di badile e seppellita in un orto. Probabilmente era venuta a conoscenza di segreti dei satanisti con ciò sancendo la sua condanna a morte. Per quel delitto mostruoso fu condannata a restare in galera tra gli altri Elisabetta Ballarin, al momento la donna del capo Andrea Volpe.

Il fatto ebbe grandissimo clamore in provincia, avendo la brughiera sommese ospitato le tane delle “bestie”. Mariangela, ventisei anni, era figlia di Silvio Pezzotta, dirigente sportivo, soprattutto nel mondo del ciclismo, impegnato in iniziative in favore della socialità.

La ragazza colpevole ha fatto parlare di sé, in quanto si è impegnata a laurearsi e a meritarsi una borsa di studio. Qualche giorno fa è comparso tra le primissime notizie dei TG nazionali il servizio riguardante Silvio Pezzotta che ha rilasciato queste dichiarazioni dirette alla Ballarin: “È una ragazza che non si è fatta annientare dal carcere, che ha dimostrato con i fatti di meritarsi un’altra occasione”.

Nella sostanza è l’anticamera del perdono. E poi la accoglienza nella propria casa rivolta alla ragazza che gli aveva, in combutta con altri, tolto la cara figlia. Silvio è come San Francesco che ottenne dal Papa la possibilità del Perdono di Assisi per i peccati di coloro che visitassero la casa del Frate santo, la piccola Chiesa della Porziuncola. Nel sogno che spinse San Francesco alla istanza al Pontefice compariva la Madre Santissima di Cristo, anch’Ella privata anzitempo del figlio.

In televisione l’amico carissimo Silvio Pezzotta ci ha fatto capire come è la sua vita attuale, impegnato da mane a sera con le persone più deboli, bisognose di aiuto. Allo stesso modo di quella tal ragazza in carcere.

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