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Sport

CAROLINA: REGINA PIÙ CHE MAI

ETTORE PAGANI - 11/02/2013

Ancora lei. Sempre lei. Carolina sul podio. Sul gradino più alto. Naturalmente anche un mezzo passo più sotto – che per altri sarebbe risultato più che lusinghiero – per lei sarebbe equivalso a delusione.

Questa è la storia di una sovrana, di un regno freddo, gelido come il ghiaccio che costituisce il terreno dove regine combattono le loro battaglie su cavalcature sottili che l’equilibrio per la gloria rende più difficile al fine di espugnare il castello e salire sulla torre più alta. Ma lei, Carolina, sgomina sul terreno più infido tutte le avversarie e tutte le avversità. Come quelle interiori che sino al giorno prima della vittoria erano ancora tutte da debellare sino al punto da far parere difficile il successo finale.

Le facevano dire “Sento come una nuvola intorno a me” con chiaro riferimento alle sue vicende personali. La nuvola che disturbava il suo volo non era fatta dalla densità dei valori delle avversarie, una delle quali addirittura la precedeva in classifica , ma dai pensieri di una mente, dai sentimenti di un cuore ancora appesantiti da un retaggio di un fatto ostile, sfortunato che pur non riguardandola direttamente non poteva non toccarla, non poteva non disturbarle la tranquillità.

Non è vero, quindi, quel che si è detto e cioè che nell’ultima determinante prova, splendidamente eseguita, la regina è scesa sul campo di battaglia avendo ritrovato tutta la sua tranquillità; non esistono miracoli o filtri di magia che, da un giorno all’altro, cancellano profonde amarezze; esiste il carattere quello delle sue vallate dove si spiaccica un italiano stiracchiato, deve si portano nomi poco identificabili con quelli tipici del “Bel paese” ma dove italiani ci si sente mettendo la mano sul cuore al suono dell’inno nazionale con gli occhi umidi di lacrime di gioia e commozione.

A creare le vittorie delle regine sono i caratteri che, mescolati alla classe, per quanto riguarda la nostra, danno un soffio al vento che fa sventolare un drappo tricolore. Sia classe fin che si vuole ma solo con il supporto di forza e carattere arriva la gloria.

Ha detto Carolina: “Delle cinque medaglie europee questa è stata la più difficile”. Inevitabile che le “nuvole” la rendessero tale. Ma il sole – a nuvole disperse – l’ha resa più smagliante: la più bella di tutte.

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