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Attualità

PRIMA CAPPELLA/3 QUALCHE ANALOGIA CON COMO

GIUSEPPE TERZIROLI - 09/05/2014

Le paratie a Como, poi sostituite

Sembra esistere qualche possibile analogia del caso più discusso a Varese in questo ciclo amministrativo, e cioè il progetto di realizzazione del parcheggio-bunker alla Prima Cappella, con quanto è capitato a Como in questi ultimi anni, a proposito della realizzazione delle paratie che dovevano contrastare la fuoriuscita del lago a seguito di piogge intense ed estese, causa di periodiche esondazioni delle acque.

I lavori vennero progettati molto più che vent’anni fa sfruttando la Legge Valtellina, in quanto venivano erogati a fondo perduto dei fondi proprio contro la fuoriuscita delle acque.

Gli amministratori lariani però commisero un grave errore, in quanto più che a pensare al problema e fine originario tennero a mirare in primis ad un discutibile abbellimento estetico e in seconda battuta – a mio parere – ad una logica economico – politica discutibile, a proposito dei costi previsti e dei benefici che la novità avrebbe reso.

Il risultato fu catastrofico, con la città finita suo malgrado sui network di tutto il mondo. Si avviarono i lavori, si alzarono le barricate che hanno oscurato la visione del lago ai turisti, vi furono continue sospensioni dell’opera, si susseguirono polemiche (giuste) a non finire, la politica finì per paralizzarsi con un clamoroso nulla di fatto sul piano tecnico, che portò alla letterale “cacciata” del Sindaco e a danni riparatori a carico della Regione.

La situazione varesina è naturalmente diversa, però io vedo qualche analogia con quanto accadde a Como. Per esempio l’interesse pubblico non condiviso (vedasi il fiorire di opinioni contrarie al parcheggio, ultime quelle di Zamberletti, Fassa e Azzalin), la nascita di un comitato popolare con firme di migliaia di cittadini, poi la chiusura a riccio della maggioranza amministrativa sul progetto. E ancora: le possibili conseguenze sull’assetto idrogeologico, paventato a Varese per la chiesetta dell’Immacolata di fronte al luogo dove si scaverà nella roccia per il parcheggio, ma realmente verificatesi a Como, con larghe fessurazioni a seguito dei lavori dei palazzi e degli alberghi a lago. Infine il congestionamento del traffico anche e soprattutto pedonale, con la penalizzazione conseguente per la bellezza del sito.

La Prima Cappella non è via Osoppo alle Bustecche, così come il lungolago di piazza Cavour non è la via Giussani a Camerlata. Secondo la mia modesta opinione occorrerebbe rallentare la

macchina esecutiva del progetto agendo sul pedale del freno. Non farlo potrebbe costare caro alla classe politica che governa la città, che almeno potrebbe – tra i tanti – ascoltare questo consiglio: Varese si informi bene con Como e poi agisca nel migliore dei modi.

Una differenza conclusiva noto tra le due vicende ed è di tipo informativo e giornalistico: spazi più ampi al parere dei cittadini sulle cronache nella patria di Alessandro Volta. Un esempio da imitare.

 

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