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Cultura

INSEGNANTI SPECIALI

MARGHERITA GIROMINI - 19/12/2014

Global Teacher PrizeGrazie a Daniela Boscolo e a Daniele Manni, docenti speciali nonostante le pecche del sistema scolastico. Li ringraziamo perché risollevano il morale di coloro che, per i motivi più svariati, si occupano di scuola. Perché per una volta ci è possibile parlare della scuola in positivo. Perché è bello sapere che persone pagate poco e non sufficientemente valorizzate dalla società per il gravoso compito dell’educare nel terzo millennio, possono competere con colleghi di nazioni dove la scuola è tenuta in maggiore considerazione che da noi, con il valore aggiunto della passione, della fiduciosa ostinazione e della capacità di utopia.

Ecco che cosa hanno di speciale Daniela e Daniele che vivono, la prima vive in provincia di Rovigo, il secondo a Lecce: i loro nomi compaiono nella lista dei cinquanta finalisti al Global Teacher Prize, un premio Nobel per i docenti delle scuole di ogni ordine e grado, messo in palio da una fondazione internazionale impegnata nel settore Education, la Varkey Gems Foundation.

Nell’elenco Daniela e Daniele si ritrovano con altri sette docenti europei. Tutti docenti speciali, innovativi,creativi, impegnati nella sperimentazione di nuovi approcci alla didattica. Il vincitore, nel marzo del 2015, riceverà un milione di dollari nel corso di una cerimonia a Dubai.

Daniele Manni insegna informatica a Lecce, ha lavorato alla realizzazione di campagne per la promozione del territorio e di progetti per neodiplomati.

Daniela Boscolo insegna agli studenti disabili.

Il primo si è speso per incentivare l’imprenditorialità giovanile nel profondo sud e ha costituto con gli ex studenti il movimento “Res Publica Salentina” che da anni promuove il territorio salentino, dal punto di vista sia turistico e agroalimentare sia culturale. E queste sono solo alcune delle numerose iniziative a cui ha dato vita nei suoi 28 anni di docenza.

Daniela Boscolo ha ideato progetti di inclusione per studenti con “esigenze educative speciali”. Nel 2010 il suo impegno le è valso il riconoscimento nazionale di “Migliore insegnante dell’anno”.

Ha creato materiali per l’apprendimento, progettato ambienti di lavoro per l’inclusione scolastica e sociale. Dentro la scuola ha allestito spazi denominati “Al supermercato” e “Masterchef” dove esercitare gli studenti per il mondo del lavoro. C’è molto interesse per le sue proposte, soprattutto all’estero, nei paesi dove chi è disabile studia ancora nelle scuole speciali e non è accolto nella scuola comune.

Daniela ha un’idea precisa di come si potrebbero utilizzare i soldi del premio: nella sua scuola, per i suoi ragazzi. Così come Daniele che pensa ad ampliare i progetti di avviamento al lavoro.

Il messaggio dei due professori è confortante, certo all’altezza delle buone notizie che fanno bello il Natale. E ci fanno ben sperare per il futuro della scuola italiana, senz’altro più ricca di buoni esempi di quanto si possa pensare..

 

 

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