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Sport

OPEN, UN BEL RECUPERO

ETTORE PAGANI - 22/04/2016

openNiente di più indicato per commentare il cammino della Open prima tribolato, poi tribolatissimo, per finire – diciamo chiaro – quasi insperatamente in tranquillità. Quasi insperatamente, appunto, perché a chiusura positiva e con il senno di poi, potrebbe essere anche facile parlare di convinzioni di sicurezza e quant’altro ma a metà strada profetizzare qualcosa di buono non sarebbe, certo, stato facile.

Alla fine, però la tranquillità è arrivata. Tanto più gradita quando una svolta dopo un percorso difficile, abbia portato ad un traguardo quasi insperato. Al rendere dei conti si può tranquillamente parlare di conferma di una puntualizzazione che qui era già stata fatta, si era detto, infatti, che il compito degli allenatori era diventato più difficile rispetto al passato quando avevano a disposizione materiale da cui attingere già conosciuto o a conoscenza sotto il profilo tecnico o in quanto presente nelle squadre del campionato italiano con l’innesto di qualche straniero.

Oggi le cose si sono rovesciate: le squadre sono fatte di stranieri con la presenza di qualche italiano. Stranieri spesso quasi sconosciuti e, più di una volta, privi di credenziali sicure.

Un tempo se occorreva un difensore si sapeva quasi con certezza dove pescarlo e così, ovviamente, per qualsiasi altro ruolo da coprire. Oggi ci si deve fidare di informazioni se non sommarie tutt’altro che ineccepibili con il risultato piuttosto frequente di avere a che fare con un giocatore che, alla prova dei fatti, dimostra di non essere quello che occorreva e già pronto con tanto di valigie per la partenza.

Più difficile, dunque, il compito dei tecnici così come è stato quello di Moretti e dei suoi colleghi ai quali va, sicuramente, il merito di avere salvato il salvabile riuscendo anche a mettere assieme un efficiente gioco di squadra. E a questo punto il pensiero corre al prossimo anno quando – nulla essendo cambiato nel nostro campionato – le difficoltà saranno, più o meno, le stesse e allora sotto a chi tocca. Rimboccandosi le maniche e aguzzando la vista per eventuali adeguate ricerche. E insieme per non far mancare nulla agli scongiuri del caso.

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