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Cara Varese

IL CIRCOLO DEL SILENZIO

PIERFAUSTO VEDANI - 16/09/2016

circoloIn  questo primo spicchio degli anni 2000 sono  state molto   tribolate le vicende del nostro “Circolo”: in passato grande presidio proiettato nel futuro grazie all’impegno e all’entusiasmo  di centinaia di medici di estrazione accademica o ospedaliera,  oggi lo troviamo  sulla pista di lancio verso un destino  sanitario  di marginalità o quasi se rapportato al livello della  sua secolare  tradizione.

Il declino è dovuto in particolare alla Destra  cattocapitalista, che ha avuto in Formigoni un formidabile utilizzatore del voto  fiducioso di molti benpensanti,  grazie ai quali ancora oggi il sistema sanitario lombardo è strettamente controllato da partiti e uomini che, certamente a casa nostra,  hanno coltivato alla grande i  loro interessi politici.

Lo conferma  il recente  raid  dell’assessore  regionale Gallera accorso a tranquillizzare il popolo dei votanti Forza Italia di  Luino e Cuasso, inferocito per le voci, non infondate, di una  eventuale chiusura degli ospedali locali.

Verrà anche a Varese l’assessore, chissà come giustificherà il ridimensionamento del Circolo ottenuto sovvertendo anche il piano originario della attivazione del nuovo monoblocco per il quale la Regione nel 2001 aveva  stabilito l’apertura di 757 posti letto, obiettivo che sarebbe rimasto lontanissimo causando così gravi disagi  alla popolazione.

Accoglienza e cure al monoblocco a ogni estate sono poi ridotte grazie all’ attuazione del  doveroso piano ferie del personale, a conferma che la concezione dell’ospedale-azienda è semplicemente una barbarie, soprattutto in una Varese che in passato  aveva investito moltissimo nella sanità come bene pubblico.

Ma al Circolo da anni  i regionali fanno quello che  vogliono approfittando anche dei silenzi delle istituzioni locali anche c’era il Pronto Soccorso intasato e  mancavano  posti  letto  nei reparti.

Oggi la situazione  potrebbe forse trovare nuovi  sbocchi  se Palazzo Estense avrà finalmente cura del rapporto dei cittadini con l’ospedale.  Il PD  ha  nel consigliere  Emilio Corbetta un vero conoscitore  della sanità locale essendo  stato per anni  medico in Pronto Soccorso.  Con lui  osservatore ufficiale avremmo un consiglio comunale più informato e quindi una città più garantita.

E  magari avremmo pure una Lega più aggiornata visto che durante il suo lungo regno aveva  esponenti che, poco conoscendo i problemi del Circolo,  criticavano pesantemente  la  stampa rea di… diffamare l’ospedale!

Vero che il consigliere comunale Maroni potrebbe essere il più indicato a riferire, ma non si sa  se  i registi del potere sanitario in Lombardia  in passato l’abbiano informato  al cento per cento di tutto quanto riguardava il nostro ospedale. Forse  qualche volta sono rimasti  in silenzio, probabilmente pronti a scaricare in seguito sul governatore   la responsabilità politica di situazioni  che avrebbero potuto gestire in modo diverso.

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