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Società

NEYMAR PLASTICO

SERGIO REDAELLI - 18/11/2016

La maglia riciclata del Barcellona

La maglia riciclata del Barcellona

Riciclando otto bottigliette di plastica la Nike confeziona per il Barcellona Calcio la maglia ecologica in poliestere di Neymar, Messi, Suarez e compagni. Una maglia che evoca dolci ricordi. Celebra infatti il 25° anniversario dal “triplete” (Liga, Supercoppa di Spagna e Coppa dei Campioni) conquistato nel 1991-92 dalla squadra azulgrana. In quella stagione militavano nel Barca assi come Ronald Koeman, Juan Carlos, Stoichkov, Michael Laudrup, Guardiola e in panchina sedeva nientemeno che Johann Cruijff.

Con ottocento lattine si può invece costruire una bicicletta nuova di alluminio, con 116 bottiglie in Pet una barca a vela, con un giornale si fa un rotolo di carta igienica. Insomma, i rifiuti smaltiti correttamente possono rinascere a nuova vita. Si può riconvertirli in energia bruciandoli nei termovalorizzatori, riciclarli facendoli tornare materia prima (o seconda) attraverso processi industriali, riusarli creativamente evitando di buttarli via e liberando la fantasia per trasformarli in qualcos’altro.

Lo insegna la mostra “Ri come…” in corso fino al 27 novembre nella scuola Ferrarin in via Croci 2 a Induno Olona. “É un invito a conoscere e giocare con i rifiuti – spiega l’assessore all’ambiente del Comune di Induno, Monica Filpa, che l’ha organizzata – uno sprone a ridurre e riciclare le cose che all’apparenza non ci servono più. In Europa ogni cittadino produce 500 kg di spazzatura. É il peso di una mucca. Poi ci sono i rifiuti nascosti, generati dalla produzione e dal trasporto di ciò che compriamo, altre 4 tonnellate che pesano quanto un camion”.

Qualche consiglio per diventare cittadini ecologici? “Scegliere prodotti sfusi e senza imballaggi pensando che una bottiglia di plastica si decompone in mille anni. Preferire prodotti a km zero o che fanno poca strada e richiedono meno energia per arrivare fino a noi. Scegliere frutta e verdure di stagione che sono più buone, fanno bene alla salute e costano meno, mentre quelle fuori stagione inquinano perché coltivate in serre riscaldate o importate da paesi lontani. Preferire il pesce pescato nei nostri laghi o nei nostri mari”.

Per essere consumatori intelligenti basta seguire poche regole certe, per esempio occorre sapere che il cibo è prezioso e non bisogna sprecarlo. Duecento milioni di bambini nel mondo soffrono di malnutrizione e uno su quattro non riesce a mangiare il necessario. In Europa invece ogni cittadino butta via 95 kg di cibo l’anno. Nelle mense scolastiche finiscono nella spazzatura il 15 per cento dei contorni, il 22 del pesce e il 20 delle frittate. Fare avanzi vuol dire sprecare acqua ed energia, aumenta i rifiuti e i gas pericolosi ed è un insulto a chi soffre la fame.

Altre regolette da seguire: evitare la cattiva abitudine di usare e gettare, quando un prodotto si rompe provare ad aggiustarlo prima di buttarlo via. Usare la fantasia, imparare a fare anziché a comprare, rispettare l’ambiente. Un consiglio alle massaie: imparare a cucinare gli avanzi del pasto precedente. Da registrare anche qualche notizia confortante. Nel 2015 la provincia di Varese ha superato il traguardo medio del 65% nella raccolta differenziata, indicato dal piano regionale di produzione dei rifiuti come obiettivo per il 2020.

Il sistema di raccolta domiciliare registra frequenze maggiori per i rifiuti differenziati (umido, carta, vetro, imballaggi in plastica, materiale multiplo leggero) e dilata la frequenza di quelli indifferenziati oltre la cadenza settimanale. L’educazione ambientale nelle scuole varesine si avvale del progetto Green Schools, che premia le buone pratiche ambientali e ha certificato quaranta istituti scolastici nell’anno scolastico 2015-2016.

Le Green Schools costituiscono una rete di scuole di ogni ordine e grado, materne, primarie, secondarie di 1° e 2° grado. Hanno aderito al percorso proposto dalla Provincia di Varese e da Agenda 21 dei Laghi con il supporto di Cast Onlus sviluppando iniziative e buone pratiche sostenibili per ridurre concretamente le emissioni di CO2 a scuola e nell’indotto e promuovere nuovi modelli gestionali. Il progetto è diventato un’eccellenza anche per merito di ReMida Varese.

Il centro istituito presso il Chiostro di Voltorre con laboratori di riuso creativo dei materiali di scarto è diventato un polo di riferimento per le scuole, i gruppi e gli educatori impegnati in attività ambientali. Grazie a ReMida Varese, le Green School recuperano oggetti per realizzare laboratori in classe, gli insegnanti apprendono nuovi metodi di lavoro, gli studenti superiori realizzano percorsi di alternanza scuola–lavoro con vocazione green (per informazioni  www.modusriciclandi.info  – https://greenschoolsforum.wordpress.com/).

Ecco, infine, gli orari di apertura al pubblico della istruttiva mostra di Induno Olona: sabato e domenica dalle 14.30 alle 17.30, ingresso gratuito, visite infrasettimanali per le scuole della zona prenotando allo 0332-273301 (chiedere della professoressa Anna Macchi). Comuni, scuole o altre organizzazioni possono richiedere gratuitamente la mostra. Per informazioni, contattare l’ufficio sviluppo sostenibile della Provincia di Varese all’indirizzo email: sviluppo.sostenibile@provincia.va.it. Sito di riferimento: www.modusriciclandi.info

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