Widgetized Section

Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone

Cara Varese

LE NOSTRE TERMOPILI

PIERFAUSTO VEDANI - 16/11/2017

Il monumento a Leonida al passo delle Termopoli

Il monumento a Leonida al passo delle Termopili

Nel corso dei recenti Anni 90, a circa 2400 dalla battaglia delle Termopili, gli storici si sono accordati perché assieme a Leonida e ai suoi trecento guerrieri spartani nell’edificio da tempo eretto a ricordo dell’evento fossero citati anche i 700 tespiesi che pure si immolarono combattendo contro re Serse I.

Siamo in presenza di una revisione storica da record perché è contro la verità la leggenda imperniata solo su Leonida: da lungo tempo conosciamo numero e provenienza degli armati delle città–stato greche che contrastarono la grande armata persiana.

Cito l’episodio sperando che anche italiche revisioni saranno condivise negli Anni 4000, per esempio quelle sulla Resistenza che ha contribuito alla nascita della nostra democrazia. Quest’anno, 25 Aprile ovvero anniversario numero 72, per la prima volta c’è stata nelle celebrazioni grande apertura ai partigiani cattolici. In passato non solo in occasione della ricorrenza, festa nazionale, accadeva che ci si dimenticasse di altri movimenti che hanno partecipato alla lotta di liberazione. E addirittura tra un aprile e il successivo c’erano reazioni se si parlava o si scriveva di errori militari o di gestione del movimento. Insomma anche revisioni serie e documentate erano molto sgradite.

Per portarci a casa nostra in tema di revisioni, ricordo articoli che illustrarono l’attività di un’azienda della zona di Somma Lombardo dedicata ogni giorno al controllo dell’olio dei motori dei grandi jet atterrati a Malpensa. Dopo minuziosi esami riscontrata una traccia metallica nei lubrificanti scattava e scatta ancora oggi la segnalazione alla quale seguirà una accurata revisione dei motori.

È dunque importantissimo sempre rivedere, controllare e rinfrescare valutazioni degli eventi per avere il meglio da condividere con la comunità.

Lo strumento che abbiamo a disposizione per alcune revisioni che ci riguardano da vicino sono le elezioni e il controllo sarà più efficace e garantito se protagonisti delle rivisitazioni saranno gli stessi politici ai quali abbiamo affidato, come maggioranza o minoranza, la tutela della nostra sensibilità individuale e sociale.

Essendo all’orizzonte consultazioni elettorali per parlamento e regioni, sarebbe interessante chiedere ai politici di casa nostra sincere e tranquille revisioni del loro operato, ben lontane dunque da quelle dell’olio dei jet o delle Termopili.

Quel tanto di semplice e onesto che eviti almeno a Varese i tradizionali spettacolini di chi, democraticamente cacciato dalle poltrone sulle quali si era appisolato, perse le elezioni, subito dopo si mette a fare il feroce pubblico ministero nei confronti di chi lo ha rilevato negli incarichi. Trattando così due volte da bamba della politica chi lo aveva eletto.

Se la situazione nazionale – con il Centro sinistra e Berlusconi mattatori nel rimettere in sella il Centrodestra – si riverberà sulle elezioni lombarde, potremmo riavere il sistema politico che bene conosciamo da lunghi anni: onesta gente incline alla meditazione e che quindi nel suo impegno pubblico a Varese ha riservato il perfetto adeguamento alle direttive di Milano e Roma, due capitali sempre soddisfatte della nostra remissività e del forte annuo contributo al’erario.

Con il Centrodestra ancora buon pastore è facile che non si parli nemmeno di rinnovamento dei ranghi dei partiti: è bastato che Berlusconi suonasse la campanella della speranza come ex rimettessero nel cassetto la pratica della pensione. Un bel problema per chi pensava a un reale rinnovamento dei ranghi e ovviamente dei contenuti dell’azione politica che sarebbe stata una grande novità per Varese.

Eppure, come sarebbe corretto e utile, magari anche sportivo, che ai giornalisti si presentassero alcuni dei nostri politici per una revisione dell’operato loro e del partito. Credo che troverebbero molta gente disposta ad ascoltarli e magari a rinnovare loro la fiducia.

Le elezioni comunali hanno mandato un segnale forte di disaffezione alla militanza politica e di attenzione agli uomini nuovi proposti dalle liste civiche. E per di più la Sinistra a Palazzo Estense nulla ha di staliniano e come primo atto ha valorizzato la città e il suo verde.

La Destra rivoluzionando in questi anni il sistema ospedaliero ha umiliato la comunità e ne danneggiato un altro cardine, la Facoltà di medicina e chirurgia. Nel silenzio assoluto di guide e truppa delle istituzioni più vicine alla gente.

Comincio a credere che abbiano ragione coloro che pensano a una action class, a una iniziativa popolare, prevista dalla legge, perché al Tribunale civile dalla comunità venga chiesto il ripristino di un servizio alla salute che era efficiente, non da nababbi o da sprechi. Ed era molto utile anche a chi studia medicina all’Università.

Facebooktwittergoogle_plusredditpinterestlinkedinmail

You must be logged in to post a comment Login