Widgetized Section

Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone

Cara Varese

LA CASERMA-SALONE

PIERFAUSTO VEDANI - 04/10/2019

casermaPresentando ad addetti ai lavori il piano che ridisegnerà il panorama di parte del centro urbano di Varese, l’assessore Civati ha anche accennato al ruolo positivo della Regione grazie al presidente Fontana.

Non è lontano il giorno in cui l’assessore Cattaneo, primo responsabile dell’ambiente lombardo, intervistato da Varesenews abbia dimostrato con quale attenzione, conoscenza e vivacità operativa egli segua la ormai antica e delicata vicenda del risanamento del lago di Varese.

Anche da Alfieri, che dal suo percorso regionale di oppositore ha tratto il massimo dei vantaggi per portare un Pd varesino in Senato, ci sono stati segnali di un certo interesse alle cose di casa sua e nostre. Insomma ci sono indicazioni per almeno un sospirato concreto supporto verso Varese da parte di Milano e di accettabile impegno da parte di Palazzo Estense.

A proposito di casa nostra c’è da rilevare la crescita sia pure non eccezionale, dei giovani in tutti gli schieramenti e il loro impegno anche nel rivalutare con eccessiva longanimità il passato dei loro “vecchi”.

Si distinguono in questa azione i fans della Lega, ma la storia è inconfutabile: ai nuovi entusiasmi scatenati dal primo sindaco leghista, veramente di qualità, come Raimondo Fassa, per lunghi anni è seguito il grigiore dei risultati gestionali, sia pure conseguiti nel segno di una comprovata onestà. Il che non è poco alla luce della miseranda fine della Prima Repubblica.

C’è voluto del tempo prima che gli elettori varesini decidessero per scelte diverse, ma a quanto sembra ne valeva la pena.

Oggi pensando e decidendo per una Varese nuova l’istituzione comunale può in tutta tranquillità accogliere idee e consigli non solo dagli oppositori ma anche da cittadini esperti, ovvero i professionisti.

Su questa Varese nuova da completare e far funzionare possono convergere indicazioni di tutti.

Per esempio, letta la relazione di Civati un cittadino

mi ha telefonato per una osservazione che merita attenzione: la vecchia caserma, destinata a grande focolare culturale di Varese, avrebbe bisogno di una sala per incontri e manifestazioni con più dei 150 posti previsti: dovrebbe essere cioè una piccola alternativa al vecchio Politeama rigenerato. Con la parete di fondo mobile si può realizzare una sala che accolga programmi da 150 a 400- 450 persone, quanti ne può accogliere per buone manifestazioni musicali e di altro tipo. La vicina Università si doterà di un impianto all’altezza delle sue esigenze e con il teatro Santuccio e l’ex Politeama la Varese culturale e sociale sarà splendidamente dotata per far fronte alla crescita di eventuali esigenze.

Ci metto lo zampino anche io: una sala grande e accogliente potrebbe essere dedicata ai cittadini emeriti, ricordati magari con piccole targhe: abbiamo una quantità di gente che ha fatto il bene di Varese e che merita un ricordo al pari di cittadinanze onorarie o intitolazioni di vie o piazze, spesso frutto di compromessi politici o più semplicemente di errori anche gravi. Per esempio quello della cittadinanza a Mussolini, che di Varese se ne è sempre fregato. La storia è seria e va rispettata, quindi la dedica non va cancellata, basta scrivere tra parentesi revocata il…

E non dimentichiamo Edgardo Sogno, al quale abbiamo dedicato una centralissima piazza e in un primo tempo indicato come statista, lui un rivoluzionario, medaglia d’oro della Resistenza e poi anticomunista sino a essere incredibilmente arrestato.

Niente di più fascista di una piazza con nome e cognome senza il ricordo di una medaglia d’oro, niente di più sciocco di una dedica anonima a un personaggio che non ha mai avuto rapporti con Varese.

Facebooktwittergoogle_plusredditpinterestlinkedinmail

You must be logged in to post a comment Login