Widgetized Section

Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone

Cara Varese

COME RISALIRE

PIERFAUSTO VEDANI - 03/04/2020

squadraAlla notizia del rifiuto germanico di aiutare l’Italia, finanziariamente in croce per l’epidemia, ho reagito da bambino: ho giurato che non avrei mai più acquistato un’auto tedesca. Dimenticando che ho volontariamente lasciato scadere la patente, che non guido più da parecchi anni e non solo durante lunghi trasferimenti, ma anche per andare da Masnago al Sacro Monte o ai lidi della Schiranna e di Gavirate per la passeggiata imposta dai medici.

Certo, la mia auto è tedesca, senza pretese ma solida, l’ho acquistata nel 2008. Resta il fatto che l’egoismo tedesco mi ha fatto arrabbiare, ma un lettore accanito di testi storici non avrebbe dovuto dimenticare che da oltre 2000 anni gli egoismi sono il brodo di cultura del potere che vide Roma padrona di gran parte dell’Occidente, con presenza imperiale anche in Africa e in parte del Medio Oriente.

Negli ultimi secoli le nostre aspirazioni si sono fermate al servizio di ben altre potenze. Il nostro declino e un accenno di rinascita sono stati evidenziati dalla presenza di una modesta monarchia, prima savoiarda e poi automobilistica: quest’ultima ha avuto almeno il pregio di far conoscere una bella regione come il Piemonte.

Abbiamo conosciuto il significato e il valore del termine democrazia solo nel 1946. Negli anni successivi sembrò che la Repubblica dovesse portarci di nuovo a ribalte credibili dopo la terribile esperienza della seconda guerra mondiale ma, prima della fine del secolo scorso, venendo meno generazioni di politici molto preparati siamo di nuovo scivolati in fondo alla classifica.

E adesso, con gente pur di buona volontà ai timone di comando, ma priva della cultura che richiede la gestione del potere in ambito pubblico e nazionale, corriamo il grave pericolo di una ripresa ritardata nel tempo, di passare da stato fondatore dell’Unione Europea a sofferente comprimario.

Per noi italiani potrebbe esserci un futuro ricco solo di prospettive negative: siamo anche a un passo da un’Africa che chiede risarcimenti, guarigione e autonomia dopo essere stata tappeto dei colonialisti europei truccati da liberatori.

Nell’ultima trincea già oggi si battono bene i cittadini lombardi, guidati da Attilio Fontana non più obbligato dal suo partito a gestire come sindaco Varese senza avere finanziamenti da Roma.

Agli anni ruggenti della nostra città, ai politici del tempo, diedero apporti fondamentali cittadini di modesto impegno nella politica, ma forti di una formazione professionale, di una passione vera, convincente, per un gioco di squadra nato e costruito tra le mura amiche. E rinvigorito addirittura da diversità solo in apparenza inconciliabili.

Varese può ricorrere ancora ai consigli e all’aiuto di qualche reduce di quella grande stagione poi rovinata dallo stile romano che cercò scorciatoie vergognose nella corsa al potere.

Oggi sono già a casa nuovi eredi dell’enorme, imperdonabile stupidità politica dello scippo alla collettività.

Il clima è giusto, può nascere ed essere magari più larga l’alleanza tra la comunità e la politica.

Un’alleanza che può davvero aiutare la risalita di Varese, tanto per cominciare.

Facebooktwittergoogle_plusredditpinterestlinkedinmail

You must be logged in to post a comment Login