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Libriamo

VARESE E COMO INSIEME

DEDO ROSSI - 02/10/2020

libro-como-e-varese-nella-storia-della-lombardiaSintetizzare in 400 pagine la storia di Como e di Varese non è impresa facile, con il rischio che la sintesi diventi superficialità. Ci riferiamo al libro “Como e Varese, nella storia della Lombardia”, autore Giovanni Grilli, edito da “LVG-La Varesina Grafica” di Azzate nel 1968. Libro, introvabile in libreria, è reperibile consultando on line il servizio bibliotecario nazionale. Qualche copia, usata, si può trovare anche più banalmente su ibs.it a pochi euro.

Eppure il contenuto di questo libro e la storia del suo autore sono interessanti. Giovanni Grilli, deputato varesino del Partito Comunista Italiano dalla prima legislatura del 1948 fino alla quarta, non era storico di professione. Sul sito della Camera dei Deputati la sua biografia è stringata, direi marginale. Si ricorda la nascita nel Ravennate il 19 novembre 1903 e la morte il 30 giugno 1978 e poco altro. Sono riportati, come d’obbligo, tutti i suoi lavori (dai 12 progetti di legge e 34 interventi nella prima legislatura fino ai 13 progetti e 82 interventi della terza). Sono interventi su temi spesso di solo carattere locale, relativi al collegio di Varese, Como e Sondrio nel quale era stato eletto.

Il sito della Camera indica come sua professione: insegnante. Ma non ci risulta che abbia mai svolto questa professione. Una sua autobiografia depositata presso la Biblioteca di Varese (“Due generazioni: dalla settimana rossa alla guerra di liberazione” – Roma: Rinascita 1953) meriterebbe una consultazione oggi impedita dalla pandemia. La memoria sorprendente di Ambrogio Vaghi, che fu compagno di percorsi politici nel Partito Comunista, ci fornisce notizie su Giovanni Grilli (con la complice consulenza di Cecilia Grigolato, un esempio di tenacia e competenza nelle ricerca delle fonti). Grilli viveva a Varese in via Sabotino, dove tornava ogni fine settimana da Roma. La moglie era insegnante a Locate Varesino e aveva tre o quattro figli. Ragioniere di professione, durante il fascismo, oltre ad aver lavorato come ragionieri in aziende private, era stato impiegato all’Ambasciata dell’Unione Sovietica a Roma.

Dopo la Liberazione, il Partito Comunista aveva deciso di inviarlo a Varese per svolgere il compito di segretario della federazione. “È stato un buon segretario – ricorda Ambrogio Vaghi, a quei tempi direttore della rivista comunista “Ordine nuovo” – Una brava persona, appassionato di storia, con la capacità di credere ai giovani, di mandarli avanti per farli crescere politicamente”.

Altre notizie su Grilli sono reperibili presso l’Archivio del Lavoro della CGIL di Sesto San Giovanni. In questi documenti di Grilli si ricorda l’organizzazione di una tipografia clandestina nel 1927, attività per cui verrà arrestato, condannato al carcere di Fossano da cui uscirà nel 1932. Dopo l’8 settembre del 1943 troviamo Grilli attivo nella lotta clandestina, tra gli organizzatori della Resistenza a Milano, Brescia, in Emilia e nelle Marche. Trasferito a Varese dal Partito Comunista con compiti riorganizzativi, come dicevamo, inizia il suo percorso di parlamentare nel 1948.

Ma l’impegno romano, pur svolto da Grilli con attenzione, non lo trovava entusiasta. Agli amici confidava che la sua a Roma era “una vita da cani”, dove contavano solo i grandi nomi della politica e agli altri restava un ruolo marginale. “Mi ricordai dei racconti di Grilli sulla ”vita da cani” a Roma – riprende Ambrogio Vaghi – quando mi proposero di fare il senatore. Per questo rinunciai” (e a Varese venne eletto come indipendente di sinistra Pintus).

È in questo periodo, negli spazi (piuttosto abbondanti) lasciati liberi dall’attività parlamentare, aveva cominciato ad interessarsi di storia locale, consultando la fornitissima biblioteca della Camera dei Deputati. Si era concentrato in particolare sulla storia di Como e di Varese e il suo libro di cui stiamo parlando abbraccia il periodo vastissimo che va dai primi abitatori liguri e celti fino all’arrivo del fascismo in queste province. Particolare attenzione è rivolta all’ottocento e alle prima fasi del movimento operaio, su cui fece un certosino lavoro di ricerca nella puntigliosa consultazione di tutti i giornali dell’epoca reperibili. Il suo, pur da “dilettante della storia”, fu un lavoro intenso e serio, tanto che fu apprezzato anche dal professor Della Peruta, docente di Storia del Risorgimento alla Statale di Milano, scomparso nel 2012.

Scrive nella prefazione lo storico Luigi Ambrosoli: “Il tentativo più interessante che il Grilli effettua è quello di verificare costantemente il valore e il significato della presenza delle masse popolari nella storia del territorio di cui si occupa”. E più avanti: “Il lavoro del Grilli sistema un ampio quadro storico: è un punto di arrivo ma è anche il punto di partenza di successive indagini che non possono mancare e che dovranno avere come fonte di documentazione gli archivi comunali di Varese e di Como

Altri suoi testi, tutti fuori mercato, possono essere reperiti sempre attraverso il sistema bibliotecario. E tutti i suoi interventi pubblici possono essere scaricati dal sito della Camera dei Deputati. Ma non è lo scopo, questo, di un articolo come il nostro che vuol solo ricordare un testo storico, dai più ignorato, sulla storia di Varese.

Prosegue Vaghi: “La sua vera passione furono anche gli studi sul capitalismo del Vaticano. Dedicò a questo documentate analisi “. Ricordiamo a questo proposito un altro suo libro per Editori Riuniti dal titolo “La finanza vaticana in Italia” (anche questo introvabile in libreria ma reperibile nel sistema bibliotecario e su IBS.it a pochi euro). Qui Grilli aveva approfondito i controversi e a volte discutibili movimenti di soldi vaticani anche verso alcune imprese tessili della nostra provincia. Ma di questo, e altro ancora, avremo modo di parlare in successivi articoli, senza pretesa di esaurire le informazioni sul personaggio e sui suoi testi.

Varese ricorda Grilli dedicandogli il centro sociale di San Fermo e il piazzale davanti all’Esselunga, allo svincolo verso Casciago e Morosolo.

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