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Il punto blu

INTERFERENZE

DINO AZZALIN - 10/12/2021

jacobsLa notizia che Marcell Jacobs si è fatto togliere un dente per andare più forte mi ha lasciato stupito ma non sorpreso. Si sosteneva che la gamba destra andava a rimorchio di quella sinistra: mi trovano sostanzialmente d’accordo (faccio questo mestiere da quasi 40 anni) le teorie secondo cui togliere delle interferenze dentali come i pre-contatti occlusali tra le due arcate dentali – chiamati anche il “sassolino sotto il materasso della principessa sul pisello” – faccia bene alla postura.

Infatti le disodontiasi dei denti del giudizio (difficoltà di eruzione perché incastrati nell’osso per mancanza di spazio), in arcate dentarie non allineate o protesi non equilibrate nella masticazione, secondo le più acclarate teorie miofunzionali e odontoiatriche porterebbero a un difetto della postura e quindi a un rallentamento a tutto il sistema scheletrico e muscolare.

Quindi ci sta che Marcell Jacobs campione olimpico alle Olimpiadi di Tokio si sia fatto togliere un dente (non si sa quale ma mi auguro sia quello del giudizio, il peggiore di tutti in fatto di problematiche dentali), anche alla luce delle recenti evidenze cliniche e teorie miofunzionali che dimostrano come la bocca influisce sulla postura. Una malocclusione dentale può condizionare l’assetto posturale e il motivo è molto semplice: nel momento in cui la mandibola è costretta ad assumere una posizione scorretta, i muscoli che la sostengono manifestano una tensione che si estende anche ad altri gruppi muscolari, che sono collegati con un sistema di articolazioni che possono influire negativamente sulla ATM (Articolazione Temporo Mandibolare).

Secondo infatti le più moderne apparecchiature digitali che hanno sostituito la vecchia elettromiografia, rilevano le attività muscolari del sistema stomatognatico e si possono intravedere le condizioni patologiche di tale attività e intervenire di conseguenza. Non è raro vedere atleti di fama internazionale, soprattutto velocisti e maratoneti, portare dei dispositivi speciali in bocca che si chiamano bite oppure ortotici, che sembrano paradenti per pugili e invece sono delle placche trasparenti di mio-rilassamento muscolare che servono proprio a ovviare a queste problematiche.

Nel 2016 è stato presentato a Madrid al congresso delle neuroscienze “Gate and mental function” uno studio sulle variazioni posturali indotte dall’occlusione dentale. È stato constatato in uno studio che la bocca incide per il 60% delle patologie posturali. Mancanza di denti, protesi vecchie, denti abrasi, disturbi della coscienza come il bruxismo, portano a un appiattimento del piano masticatorio, e, nel progredire dell’età, a una graduale cifosi e alla accentuazione di una lordosi cervicale. Infatti secondo i parametri più avanzati della moderna Gnatologia, la branca specialistica che studia l’attività masticatoria, ciò che colpisce è che dove la bocca bascula e non ha una relazione centrica tra le arcate dentarie e l’ATM, gli elementi portano a una frizione tra di loro.

Spalle e bacino, le rotazioni, la leggera lateroflessione della testa sono un andamento dinoccolato, sono il riflesso di un cambiamento del tono di base di alcuni o di tutti i muscoli del corpo. Ciò che colpisce è la consonanza tra l’armonia (o la disarmonia) delle arcate dentali e lo sviluppo degli schemi posturali motori, quei movimenti naturali per la specie umana che vengono appresi attraverso l’esperienza e durante lo sviluppo diventando così patrimonio per la costruzione di future abilità motorie, come camminare, correre, arrampicarsi, rotolare, saltare ecc. ecc. Certo il mio grande maestro argentino Anibal Alvarez Alonso racchiudeva nell’acronimo D.AT.O, (Disclusione, Allineamento Tridimensionale, Occlusione) la risultante di tutta l’armonia del sorriso.
Basta un dente a Jacobs per andare più forte di Bolt? Bisognerebbe chiedere a quest’ultimo che i denti del giudizio, forse, li ha tolti tutti prima dei 20 anni! Ma credo che in ogni caso tutto questo da solo non basti.

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