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Cara Varese

L’ESEMPIO DEL PALACE HOTEL

PIERFAUSTO VEDANI - 10/05/2013

Le intelligenti e molteplici iniziative di Claudio Maria Castiglioni per celebrare i cento anni del Palace Hotel di Colle Campigli hanno avuto positive ricadute in ambito cittadino e inoltre hanno offerto alla Famiglia Bosina, vigile depositaria delle nostre tradizioni, l’opportunità di richiamare l’attenzione non solo su un capolavoro architettonico del Liberty. Lo storico albergo è infatti considerato vero polo di uno dei più felici periodi della storia cittadina in termini di cultura, élite turistica, promozione del territorio e traguardi politico-amministrativi, culminati con la designazione della città a capoluogo di provincia.

L’attribuzione dell’ambito riconoscimento annuale della Girometta d’oro al Palace Hotel – oggi importante presenza in un tessuto urbanistico da viale del tramonto – non deve essere considerata una mera operazione archeologica oppure un premio per vittoriosi e tanto meno alla memoria, ma un significativo messaggio alla stressata comunità varesina di oggi.

Si tratta di un riconoscimento forte, stimolante, a chi ha sottratto ai nostri tempi, fatti di velocità, rumore, confusione e pure di inganni, una struttura di modernissima utilità e in grado di offrire soste preziose per lo spirito e risanatrici degli affanni della corsa della vita.

Una struttura non concepita solo per pochi, aperta alla città con spazi e programmi.

Dopo avere donato lavoro a tante nostre famiglie con le loro attività industriali, dopo avere offerto agli appassionati lungo e oneroso impegno nella gestione della squadra di pallacanestro, i Castiglioni si sono affermati anche nell’ attività di un settore nell’epoca attuale avaro di soddisfazioni nei confronti degli imprenditori.

La Girometta d’oro è un segnale di meritatissima attenzione nei loro confronti, è un ringraziamento sincero che li colloca a fianco dei pionieri che nei primi decenni del secolo scorso furono protagonisti dell’età dell’oro della nostra città.

In questi suoi primi cento anni il Palace non ha mai cessato di far parte della nostra storia, ha conosciuto fulgori e crisi profonde legati agli eventi nazionali, da qualche anno è ritornato in quota ed è stato ed è oggetto anche di recuperi storici e culturali molto interessanti. Oggi assume importanza maggiore la sua presenza anche come riferimento economico e promozionale per la città.

Il Palace è rifiorito, dall’alto della montagna cittadina viene guardato con invidia dalla coeva e stilisticamente gemella struttura del Grand Hotel Campo dei Fiori. Chissà se si faranno nuovi passi per il suo recupero. Si è parlato del ripristino del secondo tratto della funicolare. Avrebbe senso se al Campo dei Fiori il terminale fosse un albergo rilanciato, un polo di attrazione vivo. Come quello di Colle Campigli.

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