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Noterelle

POLITICA E MATEMATICA

EMILIO CORBETTA - 10/07/2015

Consiglio Comunale di Varese

Consiglio Comunale di Varese

Intenti politici e concetti matematici non vanno d’accordo, lo sappiamo tutti, ma il gioco è valido fino ad un certo limite, che non può essere superato, salvo che trionfi l’ignoranza o la cattiva volontà. Qualcuno potrebbe arrivare a dire “la criminalità”. Eh no! La criminalità conosce bene la matematica, la rispetta a suo beneficio e la fa rispettare anche col sangue. La criminalità ha saputo precorrere anche il concetto della globalità ed ha assimilato molto bene le regole del suo funzionamento. Ĺ’affronta non su “internet”, ma con altre metodiche comunicative tra cui i misteriosi e apparentemente innocui “pizzini”. La politica invece è lontanissima dall’averla compresa e si dimostra incapace di affrontarla. Convinta di dominarla, si chiude in difesa dei propri orticelli, che inesorabilmente scompariranno invasi dalla globalità.
Ma lasciamo questi pensieri sulla globalità e torniamo al rapporto politica – matematica. Sia in Consiglio Comunale che nell’attuale Consiglio Provinciale si è discusso della rielaborazione dei mutui di questi due Enti. La necessità di rilanciare i mutui con la Cassa depositi e prestiti è una necessità comune a queste due realtà politiche molto diverse.
Il problema del debito comunale della città è stato discusso avventurosamente, un paio di sedute fa, in Consiglio Comunale in modo vivace, un po’ confuso, in certi momenti navigante in parallelo all’illogicità, in altri invece decisamente in malafede. Nulla di nuovo sotto il sole … Discutere in certi modi è fare politica, dicono molti. Ma i benefici di cui necessita la città sono lontanissimi dagli intenti di troppi, più preoccupati dei propri interessi, per cui si utilizzano le parole con metodi che i pellerossa avrebbero definito “da lingua biforcuta”.
Non so bene l’origine di questa definizione … L’avevo imparata da piccolo leggendo i fumetti di Tex Willer, per cui è lecito dubitare della veridicità storica di questo detto, che però è presente in molte culture e variamente definito. Praticare questa metodica di argomentazione però talvolta rasenta l’offesa per chi sta ascoltando, perché vuol dire considerare stupidi gli altri ed intelligenti (o meglio furbi) solo se stessi. Ma quello che sconvolge è che, alla fine del dissertare dei più, sorgeva una nuova certezza: 1+1 non fa 2; 2+2 non fa 4 e così via … Matematica creativa? …. Ma nella cruda realtà della vita, l’arte della contabilità ha valore assoluto e se ne frega della politica. E quelli della “Cassa depositi e prestiti” lo sanno benissimo, perché sul Comune di Varese alla fin fine loro guadagneranno sei milioni di Euro e non è poco: è la mensilità di 500.000 persone con lo stipendio di 1200 €; di 420.000 persone con lo stipendio di 1400 € e così avanti fino a sole 66 persone con la pensione di 90.000 € mensili …. vien da fare tutta una gran risata; sì, ma con la fronte imperlata di freddo sudore. E le 66 persone che percepiscono queste iperboliche cifre – non tutte così alte ma comunque molto vicine ai valori citati – sostengono di essere nell’assoluta legalità. Certamente! Ma il concetto di “legale” troppo spesso non combacia con il concetto di “morale”. Come il concetto di rigore matematico non combacia con il concetto di logica politica.

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