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Libri

L’ABBECEDARIO DI DON MAZZI

FELICE MAGNANI - 07/07/2016

don mazziFare una rivoluzione giocando è sensazionale, straordinario, solo un prete da marciapiede come don Antonio Mazzi con i suoi stupori e le sue meraviglie, poteva inventarsi questa rinascita di entusiasmo. Chi sfoglia le pagine dell’Abecedario dello sportivo di don Antonio Mazzi, pubblicato dai centri giovanili Exodus, viene letteralmente travolto da un’ondata di passione, è come se all’improvviso capisse che la vita ha mille modi per riprendersi quello che qualcuno tenta di sottrarle, è come se ciascuno di noi avesse un motivo in più per gridare al mondo che la via della rinascita esiste, eccome se esiste, basta saperla leggere tra le righe un po’ smorte della nostra débacle consumistica.

È incredibile come con quattro pennellate ben date don Antonio riesca a rimettere al centro lo sport con i suoi valori, richiamando istruttori e appassionati a riabbracciare la semplicità evangelica nelle sue formule tradizionali. A chi piace ricordare verrà in mente come alcuni sacerdoti alla don Mazzi sapessero riunire e stimolare la voglia di sport che è in ognuno di noi. Lo facevano portandoci in montagna, al mare, costruendo squadre e squadrette, mettendoci al fianco adulti capaci di giocare sempre, anche quando l’età della fidanzata divideva gli entusiasmi.

Si giocava dalla mattina alla sera, con gioia, con entusiasmo, con la voglia di dimostrare le nostre doti migliori, la straordinaria ricchezza di cui eravamo in possesso e che imparavamo a conoscere passo dopo passo. È in questa direzione che si muove la fantasia liberatoria di don Mazzi, ripristinando la semplicità e la tradizione sulle sofisticazioni telematiche di una società che tende sempre di più a reprimere e a comprimere la voglia di conquistare il mondo da parte dei nostri ragazzi.

Il libro è una esplosione di consigli che nascono da un cuore limpido, un cuore che non ha bisogno di inganni o sotterfugi per far rinascere la voglia di vivere, di riprendersi quello che un destino ingrato ha impropriamente tolto o consumato. Leggere don Mazzi è un po’ come prendere in mano i valori più belli e più veri che hanno caratterizzato la nostra storia, quelli che non muoiono mai, che hanno la potenzialità divina della resurrezione, perché restituiscono sempre a tutti la voglia di ricominciare. Nel mondo letterario c’è bisogno soprattutto di questo, di sentirsi riavviati, ricaricati, rimessi nella condizione di una sana ripartenza, di tornare ad abbracciare il mondo per quello che è, nei suoi pragmatismi e nelle sue astrazioni, con i piedi per terra e, magari, calzando le infradito, come suggerisce don Antonio Mazzi, che in questo suo libro esprime ai massimi livelli i sentimenti, le emozioni, la voglia di gioia e di entusiasmo che alberga nei cuori di ognuno di noi.

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