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Attualità

LA NOSTRA SFIDA

DAVIDE GALIMBERTI - 29/09/2017

natureLe città italiane ed europee cambiano e la sfida di questo secolo è quella di una profonda trasformazione del rapporto tra urbanizzazione e natura, tra consumo e ambiente, tra comodità e qualità della vita. Una sfida che Varese ha nel suo DNA da secoli per la storia che le ha fatto conquistare negli anni il titolo di Città giardino. Una storia che ha consentito a Varese di essere modello di integrazione virtuosa tra natura e città e che oggi la fa diventare un modello e un luogo naturale per portare avanti proposte e esperienze in grado di contaminare positivamente il futuro delle città italiane e europee.

Già nel secolo scorso il tema della conciliazione tra urbanizzazione e natura ha dominato le agende politiche, soprattutto quando veniva legata ai temi delle emergenze idrogeologiche e della gestione sempre più difficile del rapporto tra ambiente e città. Anzi. Nella parte finale del secolo scorso si aprì il fronte di un progetto chiamato Agenda 21 che avrebbe dovuto trasformare le città di tutto il mondo in una direzione ecosostenibile. Tante città anche italiane (e tante in tutto il mondo) hanno seguito quella strada ma più nella direzione degli esperimenti di partecipazione civica nella gestione del territorio e di nuove tecnologie per realizzarla. La stessa linea in parte doveva ed è seguita dai progetti Smart cities. Ma anche qui con la pratica non rara di finanziare sperimentazioni che poi si fermano alla fine del finanziamento.

Da una città nota già nel ‘900 come la città giardino d’Italia, Varese, arriva però una scossa del tutto nuova per togliere il tema del rapporto tra città e ambiente dall’agenda delle emergenze e delle sperimentazioni e metterlo definitivamente tra le prime 5 priorità della svolta che bisogna dare nel mondo, in Europa e prima di tutto in Italia al rilancio della qualità della vita, dello sviluppo economico e della sicurezza nelle città. Questa scossa di chiama “Nature Urbane” ed è la prima edizione del Festival del Paesaggio che inizia il 29 settembre e finisce l’8 ottobre. Dieci giorni fortemente voluti d tutta l’amministrazione, a cominciare dall’Assessore Roberto Cecchi e dal vicesindaco Daniele Zanzi ma insieme a tutta la Giunta e al personale dell’amministrazione.

Per la prima volta il tema della relazione tra sviluppo urbano e natura, che a Milano ha nel Bosco verticale realizzato da Stefano Boeri un esempio illuminante, si mette al centro di un grande evento nazionale e internazionale e lo si fa per dettare una nuova agenda alla politica italiana e europea nel pieno del dibattito globale e europeo sul tema e a pochi mesi dalle elezioni regionali Lombarde (e in altre importanti regioni come il Lazio) e dalle elezioni politiche. Varese diventa dunque il punto di riferimento di una nuova prospettiva di sviluppo delle città con un appuntamento fisso che quest’anno comincia con tanti incontri con personalità nazionali e internazionali di rilievo e con un programma di spettacoli straordinario.

Un programma che include anche e soprattutto un palinsesto di visite esperienziali nei parchi delle ville private e nei giardini pubblici della “città giardino” e di tante opportunità di percorsi tra ambiente e città che possono consentire di provare con mano cosa significa una gestione equilibrata del rapporto tra urbanizzazione e natura. Insomma dal 29 settembre da Varese arriva un messaggio con cui le città non saranno più quelle di una volta.

Varese è al centro di un patrimonio che la colloca a pieno titolo tra le eccellenze italiane dal punto di vista ambientale e paesaggistico.

Il programma di formazione, esperenzialità, approfondimento e intrattenimento di NATURE URBANE stimolerà riflessioni e percezioni con al centro il paesaggio e quel rapporto fra natura e urbanizzazione così profondamente peculiare a Varese e che sta segnando il cambiamento delle città in tutta Europa e nelle principali città del mondo. Varese a partire da quest’anno proietta nel futuro e nel mondo il proprio modello di sviluppo urbano ecocompatibile e si mette al centro di un dibattito globale. Per questo Nature Urbane può diventare l’appuntamento annuale fisso a livello nazionale ed internazionale per tutti coloro che credono nel cambiamento delle città e del rapporto tra natura e urbanizzazione e amano architettura, natura, cultura e paesaggio.

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