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Politica

ESAME DI MATURITÀ

GIUSEPPE ADAMOLI - 23/09/2022

listeSta terminando una campagna elettorale che gran parte degli italiani non avrebbe voluto. Il paradosso è che potrebbero vincere i partiti che l’hanno causata.

Le ragioni di tutto ciò sono semplici da esporre ma difficili da capire e mandar giù. In pratica (centro)-destra e centro-sinistra hanno forti divisioni interne ma la destra si è unita ed è merito suo, mentre il centro-sinistra ha colpevolmente aumentato le distanze con insensate e contraddittorie mosse elettorali.

Dare le responsabilità di tutto ciò al pessimo sistema elettorale non assolve i demeriti di chi avrebbe dovuto cercare di cambiarlo conoscendo benissimo i pericoli che vi erano insiti. Va comunque ben chiarito che questa legge può determinare un netto e sproporzionato divario fra un alto numero dei seggi conquistati rispetto ad una modesta differenza di voti fra le due parti politiche principali.

Da qui l’attenzione che gli elettori dovrebbero fino all’ultimo istante riservare alle coalizioni oltre che alle singole liste essendo il voto decisivo per il governo più che per la rappresentanza partitica. La posta in gioco è enorme pur senza affatto arrivare a predire catastrofismi democratici.

Per chi crede che l’Europa sia il nostro destino le preoccupazioni sono forti in quanto il nazionalismo e il sovranismo, a volte striscianti a volte dichiarati, non sono iperboli infondate e astratte. La politica internazionale è l’architrave di qualsiasi sistema politico e il nostro indebolimento in Europa sarebbe gravissimo.

Per chi crede nella Costituzione sarà fondamentale vigilare affinché non si tocchi il cuore dei principi e degli ideali che l’hanno ispirata, fra questi la progressività delle tasse messa oggi in discussione dalla proposta di flat tax. Penso tuttavia che uno sforzo per aggiornare mezzi e strumenti di governo possa essere attuato con spirito unitario.

Per chi crede nella crescita economica equilibrata bisognerà puntare sull’affidabilità finanziaria internazionale che è strettamente connessa al controllo del debito pubblico. Questo è indispensabile affinché non si scarichi sulle future generazioni il peso delle leggerezze dell’oggi. In fondo la famosa e strumentalizzata agenda Draghi a questo si ispirava.

C’è poi il tema della transizione ecologica che dovrebbe guidare tutte le nostre linee di sviluppo sostenibile. Le emergenze dell’energia e dei cambiamenti climatici vanno affrontate con questa logica che attraversa ogni settore della società, del lavoro e dell’economia e che irrompe potentemente nel futuro.

Fondamentale sarà il sistema di protezione sociale contro la povertà che potrebbe aumentare in particolare per il “caro bollette” e l’inflazione che avanza: il reddito di cittadinanza è da revisionare ma non da abolire. Ridare la fiducia alle persone che si sentono emarginate non è una necessità elettorale ma l’esigenza di un Paese maturo e democratico.

Agli elettori l’ultima parola dopo questa che è stata la più pazza e contraddittoria legislatura degli ultimi decenni.

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