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Società

UN AIUTO ALLA SALUTE

ENRICO ARCELLI - 25/10/2013

Una domanda che mi sento spesso rivolgere quando ai convegni parlo di alimentazione nello sport è questa: “Qual è il miglior integratore?”.

Fino a qualche anno fa rispondevo in modo molto articolato, ossia cominciavo a dire che le discipline sportive sono una diversa dall’altra dal punto di vista delle sostanze che si perdono nel corso dello sforzo e di quelle che sono utili per preparare al meglio il corpo all’impegno agonistico; dunque sono anche diversi nutrienti che vanno presi con i cibi o con gli integratori. Sostenevo, poi, che esistono differenze fra un individuo e l’altro anche quando la disciplina praticata é la stessa. Concludevo affermando che è necessario valutare il singolo caso, dato che ciascun atleta può richiedere supplementazioni differenti, anche se molto spesso non ne necessita alcuna.

Da qualche tempo, però, alla stessa domanda rispondo in maniera molto più sintetica. Affermo, cioè, che per gli atleti (ma anche per i non atleti) l’integratore migliore è costituito… dalle verdure. Già i nostri nonni sostenevano che le verdure sono fonti di salute; ma lo dicevano senza essere in grado di spiegarne il perché. E, per lo meno fino a pochi anni fa, nessuno aveva le idee chiare su quale fosse in realtà il motivo più significativo di questi benefici, al di là del fatto (comunque già di per sé importante) che gli ortaggi apportano all’organismo sostanze utili, quali le vitamine, i minerali e le fibre. Adesso, però, è diventato sempre più palese che i vantaggi maggiori che ci giungono dalle verdure sono legati a certe sostanze che sono presenti in quantità minime in ciascuna porzione di verdura, anche meno di un milligrammo: i polifenoli. I polifenoli sono sostanze dotate di effetti antiossidanti e antinfiammatori, vale a dire che combattono da un lato i radicali liberi (considerati fra le cause principali di molte malattie) e dall’altro lato lo stato infiammatorio dell’organismo, anch’esso origine di molte patologie fra le più gravi. In più possiedono anche proprietà antitumorali.

Come si fa a capire quali sono i tipi di verdura che apportano polifenoli?

Queste prodigiose sostanze sono quelle che danno il colore agli alimenti di origine vegetale; per prima cosa, dunque, dobbiamo trascurare le verdure bianche (come le patate o le rape, ma non le cipolle e l’aglio) e scegliere quelle colorate di verde, di giallo, di arancione, di rosso e di viola. Quasi tutti gli ortaggi, insomma, vanno bene.

Anche altri alimenti di origine vegetale apportano polifenoli spesso efficacissimi: l’uva nera, per esempio, fornisce il resveratrolo (che poi si troverà nel vino rosso); l’olio extra vergine d’oliva l’idrossitosolo e l’oleocantale; il the verde le catechine; il curry la curcumina. Va sottolineato che, fra i vari tipi di frutta, quelli che sono più ricchi di polifenoli (specie dei più efficaci di tutti, le delfini dine) sono i frutti di bosco, a partire da more, mirtilli, lamponi e dal maqui, il mirtillo del Cile.

La prima regola del benessere, insomma, è quella di consumare ad ogni pasta tanti ortaggi colorati, cotti e crudi, preferibilmente conditi con olio extra vergine d’oliva. La seconda quella di consumare d’abitudine frutta, meglio nostrane e di stagione.

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