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Società

FAMA DELLA FEDE E DELLA SOLIDARIETÀ

ANNALISA MOTTA - 20/06/2014

1° quadro

La scia di fiammelle disegna nella notte il profilo dei colli marchigiani: sale, discende, risale, si perde nell’ombra dei boschi per riemergere laggiù. Siamo più di centomila – scriveranno l’indomani –, un popolo in cammino che la strada asfaltata non riesce ad arginare, che la piazza del santuario non può contenere, e vedrà sfilare per due ore buone. Siamo i pellegrini che percorrono a piedi, di notte, per il trentaseiesimo anno consecutivo, i ventotto chilometri da Macerata a Loreto, camminando insieme versola Santa Casae versola Madonnache ci aspetta, dietro la croce che guida il viaggio. Nelle orecchie e nel cuore, le brevi parole del Papa che ci ha telefonato la sera, prima della partenza: “Non temete di lanciarvi nelle braccia di Dio; Dio non vi chiederà nulla se non per benedirlo, moltiplicarlo, ridarvelo cento volte tanto”.

E il passo, i milioni di passi che con fatica mettiamo l’uno davanti all’altro, sono ritmati dalle Ave Maria, dai tanti nomi di chi si raccomanda alle nostre preghiere, dalle testimonianze di una vita che si può vivere con pienezza, qualsiasi fatto bello o brutto ci capiti. “E così, andiamo a dire alla gente chi è Gesù”, era scritto nel biglietto che ognuno di noi aveva tra le mani.

2° quadro

I magazzini semivuoti e le famiglie che chiedono, i fondi europei che tardano e i poveri che aumentano. Queste le semplicissime ragioni della Stracolletta che il Banco Alimentare ha chiesto di mettere in piedi sabato scorso – cosa mai successa e che speriamo mai si ripeterà – alle migliaia di volontari che ogni anno danno una mano, a novembre, per la giornata della Colletta alimentare. E donatori stavolta, vista la stagione, sono stati anche quegli ignari turisti che spalancavano gli occhi davanti alle pettorine gialle, chiedendo why e warum e cercando di decifrare le risposte in quell’inglese approssimativo che ogni italiano si arrangia a mettere in campo in caso di necessità, scambiando box con bag, ma andando sul sicuro con i tomatoes. Risultato? Quattromila e 770 tonnellate di alimenti raccolti grazie ai sessantamila volontari, in una silenziosa manifestazione di carità fattiva: i quattro milioni e passa di persone che vivono grazie questi pacchi alimentari potranno passare un’estate tranquilla.

3° quadro

Arriva da una grande elegante città elvetica, l’ospite dell’incontro che una associazione culturale del nostro territorio ha preparato con cura, per parlare di un grande scrittore del passato e del suo legame con il lago Maggiore. Quasi duecento spettatori a guardare foto d’antan e ascoltare avvincenti racconti del passato: una bella serata. La mail agli organizzatori del protagonista, alto dirigente d’industria avvezzo a girare il mondo, esprime il giorno dopo stupore e orgoglio – è un italiano emigrato – per questa Italia che non aveva mai conosciuto, ricca di persone appassionate “che lavorano per il bene proprio e degli altri”, senza essere pagate, cha amano la propria terra e le proprie radici; “che parlano d’altro che non di come truffare il fisco”.

Finale

Su quanti media avete trovato notizia del pellegrinaggio Macerata – Loreto, piuttosto che della Colletta straordinaria? Quanto si conosce dell’esercito sconfinato di volontari che ogni giorno silenziosamente si rimboccano le maniche e lavorano per il bene proprio e degli altri? Che coscienza abbiamo noi stessi di come gli italiani siano ricchi di realismo, di coraggio, di fantasia, di volontà e di fede?

 

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