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Sport

ANCORA PIÙ ROSA CHE AZZURRO

ETTORE PAGANI - 12/09/2014

Il duo Errani-Vinci

Niente di nuovo sotto il sole (per modo di dire) degli Europei quanto a disparità di valori tra maschi e femmine. Fatto salvo qualche gradito progresso, nella valutazione, a favore dei primi che continuano, però, complessivamente, a restare soccombenti nei confronti del gentil sesso. Mazziati, insomma.

Restano, dunque, ancora, con non simpatica ma almeno parzialmente rassicurante monotonia, nell’aria le note di un ritornello al quale ci siamo più volte rifatti. Con tanti saluti al concetto di pari opportunità in parecchi campi invocato al femminile e che nello sport parrebbe doversi interpretare in maniera diametralmente opposta.

Fermo quanto sopra il giudizio dei tecnici, in un medagliere, peraltro apprezzabile, si è orientato verso un concetto ben preciso: quello della necessità di un maggior approdo di forze nuove all’atletica – e se vogliamo anche al nuoto – perché non si sia costretti a fare conto sui soliti (non molti) nomi che – tra l’altro – con il passare del tempo non guadagnano, certo, terreno in quanto a chances per i primati.

Questo il punto sulla nostra partecipazione agli Europei. Un punto che insiste nel rimanere fermo da fin troppo tempo.

Ma, ultimi Europei a parte, a dare man forte – maschi continuando a soffrire – alla supremazia femminile non mancano i risultati di altri eventi che consentono e sottolineano la disparità delle forze.

Al riguardo meritano rilievo, soprattutto, le più che brillanti prestazioni nella scherma con una Vezzali, che per la verità, di segni di invecchiamento ben si guarda dal darne anche se, da un certo tempo a questa parte, accompagnata da eccellente concorrenza che – scuola di Jesi o non – costituisce una linfa tanto necessaria quanto preziosa.

E per passare in altro campo non si può non sottolineare la magnifica continuità del duo Errani-Vinci nel tennis. Una coppia che anche al singolare merita elogio (ovviamente Errani in particolare) ma che, nel doppio, è veramente eccellente in fatto di risultati che non sempre si tengono in sufficiente considerazione. Ovvio che nel loro meraviglioso cammino non possono rientrare solo ed esclusivamente trofei del calibro di un Roland Garros, o quant’altro, ma non c’è loro partecipazione che non approdi a risultati eccellenti.

È difficile ricordare, nel tempo una coppia al femminile a simile livello e – soprattutto continuità- nel nostro tennis.

Si potrebbe, forse, risalire al duo Pericoli-Villan per trovare un accostamento con quella maggior forza nel singolo che era, allora, della Pericoli e che è adesso nella Errani. Eccellente anche quella coppia ma che, sinceramente, non ci sentiremmo di anteporre a quella, oggi, in attività.

E, tanto per concludere, resta solo da prendere atto che sul più alto dei pennoni dello sport italiano più che l’azzurro del colore nazionale continua a sventolare il rosa.

 

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