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Sport

COLPA SOLO DEGLI ALLENATORI?

ETTORE PAGANI - 19/12/2014

mazzarri-manciniQuello delle panchine da valzer che era si è trasformato in una frenetica samba.

Ovvio che anche Busto non ne andasse indenne con tanto di biglietto di sola andata per il pur lodato (prima dell’arrivo) Monza e con altro biglietto, sempre di sola andata in senso inverso per Tosi.

Ha fatto subito seguito allo scambio Ma-Ma (Mazzarri-Mancini) che come volevasi dimostrare miracoli non poteva fare e miracoli non ha fatto.

S’era detto che né l’uno né l’altro erano mai stati costruttori di squadre e per l’uno e per l’altro la cosa si è puntualmente verificata. Del resto Mancini in piena sincerità all’arrivo in nerazzurro aveva chiaramente dichiarato “Non ho la bacchetta magica”. Quella bacchetta che – con un sorta di comune disinvoltura le società pretendono di individuare nel cambio dell’allenatore facendo posto ad un Santo (quello dei miracoli, appunto) sulla panchina di quell’altro ritenuto Santo e poi considerato diavolo.

Ci sia mai uno che pensi piuttosto a rafforzare una squadra? Che pensi che dal legno non si estrae l’oro? Che si cerchi di rimediare ad una campagna acquisti sbagliata o peggio sballata? Non che si pretenda ovviamente che a trecentosessanta gradi si possa mettere assieme una formazione, meglio più formazioni, del calibro di quelle che oggi rivestono il bianconero juventino e che ha consentito a chi li guida in panchina di accomodarsi sui cuscini stupendamente imbottiti ed ornati d’oro. Non è che si pretenda questo! Ma che mettano in campo formazioni senza capo né coda, senza un solo reparto che possa supplire alle deficienze di un altro quanto meno con in campo l’asso risolutore come fu Cavani nel Napoli di Mazzarri o Ibrahimovic nell’Inter di Mancini.

Tanto per parlar chiaro anche maestri di costruttori di squadre del calibro di Guidolin e di Di Francesco senza un Di Natale l’uno ed uno Zaza l’altro certi risultati è quanto meno dubbio che li avrebbero potuti ottenere. D’accordo per mettere assieme una formazione valida occorrono quattrini. Fermo restando che facendo un discorso di quello che qui si sta portando avanti non si pretende (si diceva) di far raffronti pressoché impossibili: il bianco-nero.

Va detto che anche gli allenatori non risultano proprio vivano di gloria.

I mantenuti zampariniani ne fanno più che convincente fede.

Meglio sarebbe dire che i quattrini potrebbero essere spesi (o incassati) con maggior oculatezza semmai anche affidando alla maggior competenza di direttori sportivi o talent scout (Pozzo docet) rispetto a quelli cui ci si affida che del resto nel scegliere gli allenatori non sembra siano mostri di capacità.

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