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Attualità

L’ARMONIA URBANA NECESSARIA

OVIDIO CAZZOLA - 09/06/2017

Piazzale Kennedy tra le due linee ferroviarie

Piazzale Kennedy tra le due linee ferroviarie

Il coordinamento dei collegamenti fra la città di Varese e le sue stazioni ferroviarie ha assunto prospettive di evidente complessità. Mi pare importante che si dia a quest’area un carattere di accoglienza qualificata per quanti giungono e partono utilizzando le ferrovie esistenti e molte linee di autobus.

Vengono necessariamente coinvolte l’attività e gli spazi oggi utilizzati dal mercato trisettimanale delle “bancarelle” con il suo ipotetico trasferimento in piazza della Repubblica.

Sono già state sollevate alcune perplessità al riguardo per la notevolissima differenza fra l’area occupata dal mercato in piazzale Kennedy, di circa 20 mila metri quadrati, e l’area disponibile in piazza della Repubblica, inferiore a 10 mila metri quadrati. Si imporrebbe quindi un drastico ridimensionamento del numero di banchi concedibile.

Ma altre considerazioni devono essere fatte anzitutto. La prima riguarda il sistema della mobilità nella città.

Collocare in piazza della Repubblica il mercato delle “bancarelle” tre giorni alla settimana quali conseguenze produrrebbe sulle percorrenze già congestionate in atto?

Sappiamo che la direttrice proveniente da viale Borri-Gasparotto e dall’uscita dell’autostrada è in persistente difficoltà, che i rallentamenti veicolari sono continui. Che effetti ulteriori sulla mobilità urbana provocherebbe la presenza in piazza Repubblica del mercato trisettimanale?

È evidente la necessità di affrontare immediatamente il problema con la revisione del Piano della mobilità. Non è accettabile infatti procedere per progettazioni d’ambito senza misurare a priori le loro conseguenze sul ‘sistema città’ già oggi inaccettabile.

Il mercato di piazzale Kennedy accoglie almeno 200 furgoni provenienti prevalentemente dal viale Belforte. Il loro percorso interferisce moderatamente sulla mobilità della zona. La loro presenza accanto ai banchi è scontata e inevitabile.

Quale sarebbe un’analoga situazione in piazza Repubblica per l’immagine della città? Quale rispetto per il monumento in memoria dei Caduti delle guerre?

Nel passato, certo, piazza Repubblica era la piazza del mercato. Ma dignitosi filari di alberi separavano funzioni e rispetto. E il mercato coperto progettato dell’ingegner Santarella e realizzato negli anni ’20 aveva un ruolo non indifferente.

È necessario confermare la necessità di un progetto qualificato e ragionevole nell’area delle stazioni, che risolva con la elevata qualità delle architetture la funzione di accoglienza che Varese vuole offrire a viaggiatori e turisti. Ridefinendo, se si ritiene, la consistenza e i caratteri del mercato, la possibilità di parcheggio che la revisione del Piano della mobilità riterrà di assegnare all’area, offrendo alla pedonalità percorsi e spazi di relazione di elevato livello progettuale.

Spazi adeguati possono essere assegnati al mercato considerando anche le aree industriali dismesse vicine, come quelle comprese fra la via Monte Santo e la via Bainsizza.

L’architettura di qualità sa proporre, ove occorra, soluzioni anche schermanti che assicurino dignità e prestigio a questa area significativa della città con l’attenzione necessaria ai problemi che un giorno dovranno essere affrontati dell’unico binario ferroviario sia verso Mendrisio che verso Malnate.

Con un nuovo Piano della mobilità occorre anche avviare una profonda revisione del piano di Governo del Territorio (PGT) perché Varese riorganizzi le sue funzioni, valorizzi i principali luoghi di vita e di relazione sociale. E perché si dia inizio a quella non rinviabile collaborazione intercomunale che il capoluogo ha il dovere di promuovere per proteggere e valorizzare la bellezza dei nostri monti, dei nostri laghi.

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