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In Confidenza

LA COPPIA

Don ERMINIO VILLA - 20/07/2018

coppiaIl dono del matrimonio non si esaurisce nella celebrazione del giorno delle nozze, ma deve accompagnare i coniugi lungo tutta la loro esistenza terrena. E’ giusto chiedersi: come si può tenere viva la memoria della grazia di questo sacramento?

Il presupposto per la crescita cristiana della coppia è formato dal cammino personale di fede dei due sposi. Scrive il Papa a tale proposito: “Possiamo crescere soltanto corrispondendo alla grazia divina mediante più atti di amore, con atti di affetto più frequenti, più intensi, più generosi, più teneri, più allegri” (AL 134).

A mo’ di esempio consideriamo alcuni atteggiamenti.

Il perdonarsi reciprocamente è uno degli atti più significativi che rivelano la vitalità di una coppia cristiana. Solo chi ama sa chiedere e donare perdono. L’amore – quello vero – ha sempre in sé la capacità di rigenerarsi, anche e soprattutto nelle difficoltà, attuando così un aspetto della sua fecondità. Il perdono non è mai solo la capacità di dimenticare un torto – vero o presunto – subito, ma è l’attitudine ad amare il coniuge così com’è.

La preghiera fatta insieme va posta nei momenti più opportuni per la vita della famiglia, in tutte le circostanze, liete e tristi, anche in relazione alla crescita dei figli. Pregando insieme (marito, moglie e figli) non solo si sciolgono eventuali dubbi, dissapori o incomprensioni reciproci, ma soprattutto si lasciano tracce educative nel cuore di ciascun componente della famiglia, che rimangono indelebili.

La pratica della carità in famiglia ha un modo particolare di esprimersi: come accoglienza e ospitalità. Si tratta di una solidarietà fattiva, che si spinge verso chi ne ha più bisogno in senso fisico e spirituale (situazioni di solitudine, di emarginazione, di abbandono, di povertà, affido, adozione…).

Tentando di riprodurre, a livello famigliare, con questo modo di volere e volersi bene, l’amore di Gesù, la famiglia cristiana diviene una comunità che salva (così partecipa alla redenzione operata da Gesù) e nello stesso tempo evangelizza, perché dà prova di un modo di vivere la fede unificante (perché trasforma la vita), esigente (perché va contro corrente e non si adegua alla logica del mondo), consolante (perché non dice solo come vivere, ma perché), concreta (perché illumina le ‘cose della vita': le scelte economiche, l’educazione dei figli, la professione, la sofferenza).

I gruppi di spiritualità familiare aiutano la coppia e la famiglia a prendere coscienza del dono e dei compiti che derivano dal matrimonio cristiano e a condividerli in fraterna carità.

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