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Ambiente

COMPETENZE

ARTURO BORTOLUZZI - 10/12/2021

olonaPer quanto riguarda il problema degli odori nauseabondi che affliggono i cittadini che vivono accanto al fiume Olona, particolarmente quelli della sua porzione mediana, e alla loro presa di posizione, con istanza al Procuratore della Repubblica, ho sentito gli organi di informazione locali i quali mi hanno riferito le dichiarazioni dei sindaci del medio Olona (Castellanza, Marnate, Olgiate Olona) che hanno voluto scrivere un manifesto che afferma: “Quando un’amministrazione comunale fa presente che ha competenze minime in materia ambientale dice la verità”.

Io, invece, faccio presente a tutti i lettori quanto, secondo il mio parere, è stabilito dal T.U. in materia ambientale:

ART. 3-ter (Principio dell’azione ambientale): 1. La tutela dell’ambiente e degli ecosistemi naturali e del patrimonio culturale deve essere garantita da tutti gli enti pubblici e privati e dalle persone fisiche e giuridiche pubbliche o private, mediante una adeguata azione che sia informata ai principi della precauzione, dell’azione preventiva, della correzione, in via prioritaria alla fonte, dei danni causati all’ambiente, nonché al principio “chi inquina paga” che, ai sensi dell’articolo 174, comma 2, del Trattato dell’Unioni Europea, regola la politica della comunità in materia ambientale.

Secondo me i sindaci, enti pubblici, possono fare molto per difendere il corpo sociale. I primi cittadini sono i responsabili della salute del corpo sociale. Si ribadisce, dunque, la figura del sindaco quale autorità sanitaria locale. Questo ruolo viene confermato e rafforzato dalla stessa legge n. 833 del 1978 che all’articolo 32 prevede la possibilità di adottare ordinanze contingibili e urgenti in ambito comunale.

I sindaci non hanno certo il compito di risolvere le questioni non di loro spettanza. Hanno, invece, piena capacità di poter sollecitare tutti gli enti superiori, che hanno pieno potere di fare quanto necessario, e aprire tavoli di lavoro finalizzati ad operare celermente.

Perciò devono protestare facendosi sentire dalla Regione, dalla Provincia, da ALFA S.r.l., da Arpa, da ASL in maniera assolutamente pressante. Va preteso anche, con continui interventi sulla stampa, che venga messo in atto un piano per risolvere quello che è diventato un problema sociale multiproblematico.

Questo, infatti, verte sulla salute, sui diritti civili che spettano al corpo sociale con il Codice apposito, sulla base della vigente Costituzione Italiana, e delle Convenzioni Europee, tra cui quella di Aarhus.

I cittadini, quindi, hanno ragione di pretendere la risoluzione dei problemi e di chiedere al Comune di cui fanno parte di supportarli.

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