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Sport

JUVE: FUORI TRA GLI APPLAUSI

ETTORE PAGANI - 19/04/2013

Il calcio così detto più bello del mondo continua a essere un’opinione.  Molto più concreta la  constatazione che  a livello di club i nostri  non riescono a emergere. Solo l’Inter di Mourinho ha interrotto un’antipatica tradizione che si stava consolidando di anno in anno e interrotta solo  da  un’impresa straordinaria di una squadra,  a sua volta, straordinaria.

Per il resto chiniamo il capo e inchiniamoci alla superiorità altrui che, nel caso specifico, si è ampiamente manifestata in un Bayern doppiamente vittorioso contro una formazione pur largamente dominatrice nel campionato italiano. Una squadra che giustamente ha ricevuto – nonostante la sconfitta – un tributo d’onore dai suoi tifosi che non hanno mancato di sorreggerla anche a risultato ormai compromesso. Applausi dovuti anche se, di fronte ad uno squadrone sempre tra i primi d’Europa ma quest’anno forse più degno che mai di esserlo, la Juve non ha, certo, giocato all’altezza delle sue possibilità peraltro più per merito dell’avversario che per  demerito proprio, imbrigliata come è stata dai tedeschi che non le hanno mai consentito di attuare la sua tipica manovra fatta di velocità e di grande  profondità.

Bravi, comunque, i bianconeri che  potranno essere più che soddisfatti della gloria nuovamente trovata in campionato ingigantita anche rispetto a quella dello scorso anno.

Quanto alla delusione di Coppa va presa con le dovute attenuanti che vengono dal pur positivo risultato derivante dall’essere l’unica  compagine italiana arrivata ai quarti eliminata solo dalla squadra certamente più forte di un girone di per sé di ferro.

Resta, guardando al di là del recente passato, il peso che per le nostre squadre costituisce il partecipare alle varie Coppe: che continua a incombere come un macigno. Resta, insomma, la  gran difficoltà nell’affrontare il calcio straniero che, evidentemente, tanto inferiore al nostro non è il caso di valutare.

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