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Sport

BETTOLE: O IL TROTTO O SI CHIUDE

ETTORE PAGANI - 10/01/2014

Mancava un punto interrogativo all’ultimo titolo dell’articolo comparso su queste righe relativamente all’attività ippica varesina.

Il titolo si esprimeva con certezza dicendo che alle Bettole sarebbe arrivato il trotto. Certezza per modo di dire dato che – parlare di ippica nazionale e, tanto per non fare eccezioni, anche di quella nostrana – non lasciare posto al dubbio (purtroppo in senso negativo) è, certamente fatto che costituisce reato.

Insomma, ricapitolando, un punto interrogativo a quel titolo non sarebbe guastato. Sinora, infatti, non solo il trotto non è arrivato ma sembrava dubbio anche che potesse arrivare. Il che, molto probabilmente, segnerebbe la fine anche per il galoppo visto che gli introiti di quest’ultima specialità non sono sufficienti a consentirne la prosecuzione.

Al tempo, infatti, in cui la venuta del trotto sulla pista varesina poteva essere dichiarato probabile, almeno sulla carta esisteva la quasi certezza di non incontrare ostacoli da parte della gestione dell’impianto trottistico milanese già da allora chiuso con possibilità di spostamento alle Bettole e con passaggio dell’attività alla “Varesina”. Successivamente la società milanese ha dato la sensazione, piuttosto concreta, di non gradire più il trasferimento. Decisione se del caso comprensibile sotto il profilo della “dignità” di un sodalizio ma per nulla accettabile sul piano concreto ovvio essendo che la chiusura dell’impianto di San Siro continuerebbe a paralizzare (con grande disagio economico degli utenti del servizio) un’attività che altrimenti potrebbe continuare.

A tale mutamento di disponibilità si era aggiunto l’aggravarsi della situazione economica della Varesina determinata anche da qualche subentro di situazioni negative createsi sotto il profilo economico già non solido.

Insomma la iniziale consistenza delle probabilità di perfezionamento di tutto un affare è stata oscurata da pensanti torbide nubi di incertezza.

Fortunatamente (sia detto con le dovute riserve visti i precedenti) da un cielo tempestoso sembra sbucare qualche raggio di sole.

Pare, infatti, che pur rimanendo un certo ostruzionismo da parte milanese, la trattativa abbia ripreso una sua energia essendo sopravvenute parti interessate a proseguire nell’affare in precedenza iniziato. Resta, quindi, da sperare nel concretarsi di una possibilità cui i milanesi non potrebbero opporsi più di tanto vista la loro situazione di k.o. tecnico conclusasi con totale chiusura della loro attività.

 Rimane piuttosto da seguire, con interesse, l’approdo all’assenso da parte di chi si è reso disponibile a dare inizio al trotto varesino. Una speranza che dovrebbe servire a dare vita, sotto il profilo economico, anche al galoppo locale sì che dovrebbe entrare a far parte in buona misura anche dei sogni degli estimatori del galoppo.

Senza l’arrivo delle fleboclisi trottistiche anche il galoppo alle Bettole chiuderebbe bottega. Meglio scuderie. Almeno così si assicura da fonti più che attendibili.

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