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Sport

SCUDETTO AGGIUDICATO: ASPETTIAMO IL RESTO

ETTORE PAGANI - 19/02/2015

JUVENTUSIn fatto di monotonia, per la vittoria finale, il campionato in corso rientra, senza ombra di dubbio, tra i più monotoni sin qui disputati. Troppo evidente, il dominio dei bianconeri juventini per poter insistere in quello che, con grande sforzo di volontà, si è cercato di affermare sino a poco tempo addietro.

Una Roma, che in precampionato aveva dato l’impressione di poter costituire una variante alla forza bianconera facendo ancor più e ancora meglio di quanto avesse fatto l’anno precedente, si è dissolta in poche battute costretta, come è stata, a guardarsi più alle spalle che dinanzi, neppure potendosi permettere almeno un po’ di strabismo che le consistesse di guardare su entrambi i fronti.

Juventus già al traguardo in tutto comodo, dunque, rendendo vani gli sforzi, più che volonterosamente legittimi, di tutti gli appassionati di calcio (juventini a parte, ovvio) per sperare in qualche terremoto stante la situazione sismica di assoluto torpore.

Più interessante, invece, la situazione dei “semi-vertici” con una fluidificazione di rendimenti che lascia tutto in sospeso. Un Napoli che pare a tratti più costante degli altri; e un gruppetto di altalenanti tra le quali apprezzabile particolarmente il ritorno della Fiorentina tra una linea costante di altre in mezzo alle quali la sorpresa più consistente viene da un Torino da cui Ventura sta, forse, trovando le più grandi soddisfazioni di tutta la sua carriera.

Non si comprende, invece, perché ci si debba meravigliare di un certo calo sampdoriano quando, al contrario, la spiegazione, sia di assoluta evidenza nel divario tra una squadra pre-mercato e una post notevolmente indebolita soprattutto in fase di concretezza nel realizzare. Sta a vedere quanto un Mihajlovic – sempre ottimo – riuscirà a rimediare. Chi, invece, non cambierà rendimento sarà certamente il suo funambolico presidente che, in fatto di numeri, non può, certo, temere rivali.

Più di tutto e di tutti desta, invece, attenzione la situazione delle grandi degradate con riferimento specifico a Milan ed Inter che sul loro prosieguo del cammino continuano a lasciare dubbi. Si vedrà fin dove potranno arrivare le loro incertezze che sinora consentendo una loro valutazione certamente inferiore a piacevoli compagini come Empoli, Palermo, Sassuolo e quant’altri che certamente non avrebbero dovuto reggere il confronto.

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