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Politica

NON FARSI MALE DA SOLI

AMBROGIO VAGHI - 07/07/2017

vaghiAll’assemblea varesina del Pd, svoltasi nei giorni scorsi e che ha riconfermato la fiducia al sindaco Galimberti, è stato letto un appello agli iscritti di Ambrogio Vaghi, leader storico e morale del partito. Eccolo

Caro Segretario Paris,

sai quanto avrei desiderato essere con voi all’assemblea. Purtroppo gli anni e le mie molto precarie condizioni di salute me lo impediscono. Sono però vicino a voi col cuore e con la mente. Ti prego di giustificarmi e di trasmettere questo mio appello a tutti i presenti.

Sono molto preoccupato. Dove è finito l’entusiasmo e la gioia che solo un anno fa era nei nostri cuori per la nostra bellissima vittoria elettorale? Avevamo conquistato il Comune dopo oltre 20 anni di leghismo e berlusconismo vergognoso per incapacità ed inconcludenza. Deleterio per la nostra città. Una vittoria frutto del nostro lavoro di anni e di avvedutezza politica. Vogliamo tornare a quel passato?

Ho notato con piacere un incremento delle riunioni di maggioranza, con tutti, anche con quelli che hanno dimostrato qualche mal di pancia. Ma sono tutti ancora con noi. Non raccolgo però un protagonismo da parte del nostro PD che della Amministrazione civica ha la maggiore responsabilità. Soltanto con un forte impegno in questa direzione potremo migliorare la presenza politica: riunirsi, confrontarsi ancora di più non sarà una perdita di tempo ma un vantaggio.

Un profondo esame di coscienza va fatto da parte di ciascuno. Il presentarci come un partito diviso e un gruppo consigliare ricco di distinguo è la cosa più deleteria davanti all’opinione pubblica. Chi non se ne rende conto fa un grave errore. Siamo giunti a chiederci se è il caso di proseguire l’esaltante esperienza amministrativa che abbiamo sulle spalle, non priva di difficoltà.

Ho diretto il gruppo consigliare allora del P.C.I. per quasi due decenni, sempre all’opposizione. Un gruppo che è passato da una rappresentanza di due a ben dieci consiglieri, col 25% dei voti. Soltanto una volta il gruppo si divise per un equivoco nella confusa votazione di un ordine del giorno tutto politico. Eppure nel nostro gruppo sono transitate personalità di rilievo. Consiglieri regionali, provinciali, segretari della Camera del lavoro, anche il segretario della Federazione del Partito che non ha mai prevaricato rispettando il mio ruolo di capo gruppo. Persone che non si sottraevano dal dare il loro contributo di idee, di criticare e di scontrarsi tra di loro anche duramente. Lo facevano nella sede adatta. Nel Partito, nelle sedute pre consigliari sempre avvenute. E’ una questione di metodo.

Non si chieda a nessuno di rinunciare alle proprio opinioni tanto più se sono critiche e non c’è condivisione, ma questo deve avvenire nelle sedi deputate : nel partito e nel gruppo consigliare. Dove si decide e si vota e le decisioni democraticamente prese valgono per tutti. Mi auguro che la nostra assemblea si concluda con un voto che affermi questo principio che è fondamentale per stare insieme (ndr: è andata proprio così).

Ognuno faccia su questo tema una profonda riflessine. Occorre che chi ha responsabilità la eserciti. Faccia funzionare al meglio gli organismi di cui è a capo,

Quando si va il Consiglio Comunale ogni questione tra noi deve essere già stata risolta. In Consiglio ognuno dei consiglieri non solo ha il diritto ma il dovere di esternare anche un suo presenzialismo evidenziandolo in modo positivo. Sopra tutto verso la Giunta che ha l’onere di governare in collaborazione stretta col Partito e col gruppo.

Mi auguro che la discussione anche dura non esuli mai dal rispetto e dalla stima reciproca. Ce n’è bisogno. Chiudiamo presto questa parentesi che ci ha tanto nuociuto. Non meravigliamoci se l’opposizione fa il suo mestiere e ci specula. Siamo noi che non dobbiamo farci del male da soli.

Torniamo al lavoro. Sono certo che insieme sapremo fare grandi cose per la nostra Varese e soprattutto per i varesini più deboli e sfortunati. Così procedendo saremo orgogliosi perché in futuro questa nostra amministrazione di centrosinistra sarà certamente ricordata come una delle più valide e concrete.

Calma e gesso, dicevano un tempo, per saldare fratture.

Buon lavoro

Il vecchio AMBROGIO VAGHI

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