Widgetized Section

Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone

Sport

IPPICA SPERIMENTALE

ETTORE PAGANI - 11/09/2020

galoppoS’era parlato tempo addietro prima dell’apertura delle Bettole di una molto probabile possibilità di un trasferimento a Varese anche delle corse al trotto. Ad onor del vero la cosa è stata un po’ azzardata, considerato come anche in passato il tutto era finito in nulla.

Stavolta però il fatto che i tecnici dell’ippica trottistica milanese si fossero mostrati chiarimenti disponibili al trasferimento varesino pareva aver dato garanzie.

Niente di niente. Rientrando malamente nella negatività che già in passato si era verificata.

All’ultimo momento infatti i milanesi hanno rinunciato a tutto quello che avevano dato per scontato.

Niente, dunque, si diceva, carrozzini sulla pista varesina. E allora è stato necessario riporsi nella pietosa situazione che riportava bellamente alle Bettole il solo galoppo.

E così tutto rimase sul livello degli altri anni. Anzi ad onor del vero non sono mancate le retrocessioni.

Presenze meno di 1000 persone compreso gli addetti ai lavori con perdite dal 40% al 60%. Non certo esaltanti (seguendo la tradizione del recente passo) si sono verificate le corse più importanti dove il termine “importate” lasciava posto ad una sua discretamente pietosa interpretazione.

Premio Borghi, Criterium, Novella e GP Città di Varese hanno avuto regolare svolgimento con massimo penoso rispetto della proprietà in capo agli allenatori ai quali quasi come regola, ormai, compete la proprietà, appunto dei cavalli migliori.

Così il Premio Borghi con vittoria della scuderia Concarena e con fantino (Sanna) a portarsi al traguardo.

Da segnalarsi (con buona volontà soprattutto e basta) il premio Criterium vinto da Andromeda portata al palo da Urru.

Tra i così detti meritevoli di citazione premio Novella vinto da Eufemia montata da Vargiu.

Da ultimo il Gp Varese aggiudicato da Kaiser Soze autentico outsider buon sfruttatore del terreno pesante e dal peso in sella leggero con un risultato che non ha ampliato certo la gloria della maggior corsa varesina. Un pianto.

Con ritardi fenomenali nei pagamenti e con un continuo triste domandarsi come sia possibile il ripetersi da anni una sostanzialmente identica situazione.

Sempre perfetto il Ministero nei suoi ritardi e sempre miracolose le attese di compenso a favore di quelli che hanno tagliato il palo per primi.

Sembra una cosa irreale ma se non fossimo stati anticipatori di una simile situazione, già puntualmente verificatasi in passato non si potrebbe parlare, che di riprovazioni inaccettabili. Il fatto è che la negatività è proprio diventata una regola alla quale non poteva sfuggire neppure il “Varese” di cui rimane solo la bellezza di un ricordo di cui solo si può parlare senza neanche entrare nel particolare della attualità.

Le corse riprenderanno a novembre con una ripetizione del triste coro. Più triste ancora di quello che solo è rimasto lasciando posto persino a un “Va’ pensiero” che si ripete.

Facebooktwittergoogle_plusredditpinterestlinkedinmail

You must be logged in to post a comment Login