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Cara Varese

RIVOLTA SANITARIA

PIERFAUSTO VEDANI - 22/09/2017

Il “monoblocco” dell’ospedale di Circolo

Il “monoblocco” dell’ospedale di Circolo

È arrivato l’autunno, lo pensavamo lontano per via del gran caldo che a lungo ci è stato somministrato da un’estate storica dal punto di vista meteorologico.

Quando si prevedevano tensioni, confronti, nodi da affrontare in ambito sociale un tempo si parlava di autunno caldo, con il lavoro protagonista; oggi i problemi sociali sono diversi e più numerosi e accanto alle tute blu – per quanto riguarda Varese – troviamo in lotta camici bianchi e i loro assistiti,tutti traditi da una pessima riforma sanitaria; e ancora in azione le toghe nere per via di importanti processi,senza dimenticare la Varese a strisce blu dei costosi parcheggi o quella della politica che deve chiarire importanti questioni in sospeso.

Ecco, forse il magnifico storico verde cittadino a ottobre, grazie a intelligenti iniziative, sarà un gradito annuncio di speranza per la nostra comunità di recente chiamata a guardare -con una attenzione mancata in precedenza- a problemi di non facile soluzione.

È esplosa infatti la questione sanitaria,da tempo sollevata e più volte rimarcata dai mezzi di comunicazione varesini. Pazienti diabetici,dializzati, trapiantati, cardiopatici, oncologici si sono ritrovati accomunati da preoccupazioni e timori di flop dei due ospedali cittadini dovuto a scarsità di risorse ma anche a scelte strategiche ben poco trasparenti, tutte figlie della celebrata riforma sanitaria che sta riducendo il secolare “Circolo” in un ospedalino.

La protesta viene da migliaia di pazienti che dal 16 settembre sono rappresentati da un comitato. È la prima grande rivolta cittadina contro quel sistema sanitario fatto grande anche dagli apporti dei privati.

Si tratta dunque di una vera sconfitta “militare” di un Centrodestra nel quale Formigoni e associati hanno imperversato contro i loro miti elettori varesini per più legislature e ancora oggi non lesinano in fatto di arroganza ed errori avvalendosi della collaborazione politica di utili incapaci.

Quanto a delicatezza e difficoltà l’autunno non scherzerà nemmeno sul fronte giudiziario dove la professionalità dei magistrati sarà una garanzia a fronte di una dura battaglia come quella che si è scatenata per arrivare alla verità, senza fare altre vittime, in ordine alla triste vicenda di Lidia Macchi.

Interessante anche il processo per lettere anonime e coinvolgimenti di personaggi di peso in una vicenda di sapore antico svoltasi al Circolo e all’Università.

A volte vengono criticati i codici e addirittura i giudici per la lentezza dei procedimenti. In questo caso non è così, tanto che sono stati fissati i giorni delle udienze per evitare il giochino della prescrizione.

I parcheggi a pagamento e relativi abbonamenti hanno suscitato reazioni. Era prevedibile per le zone in cui la gente va a lavorare. A Giubiano, protesta con sorpresa per i lavoratori contrari alle strisce blu: alla manifestazione infatti si sono presentati il sindaco e i suoi collaboratori per capire, spiegare, semplicemente per democrazia.

Comprensibili i timori delle donne che lavorano all’ospedale Del Ponte e che alle 22 da sole devono raggiungere le auto parcheggiate lontano. Hanno detto di avere paura e hanno ragione. A tutte farebbe piacere veder passare o incrociarsi auto e moto di Polizia e CC. E naturalmente anche dei vecchi e cari “ghisa”.

Piacerebbe anche sapere a chi dobbiamo il mancato trasferimento a Bizzozero degli ospedali cittadini: sarebbe un eccellente mossiere al palio di Bobbiate.

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