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Sport

DA CAMAIORE A SANREMO

ETTORE PAGANI - 16/03/2018

saganToccava alla Milano-Sanremo una volta aprire ufficialmente la stagione ciclistica annuale, si attendeva il 18 marzo per abbassare la bandiera del via e passare sotto il traguardo con una presenza del Mare Tirreno unico e solo in rappresentanza dei mari in tricolore.

Ora invece si sono fatte da parte le scelte tra i due mari antagonisti riunendoli come protagonisti su un percorso niente male.

Una puntualizzazione relativamente al differente profilo tecnico delle due prove: quella dei due mari assume ancor più il carattere di preparazione rispetto a quello della Sanremo.

Troppo importante quest’ultima per consentire troppo spazio alla preparazione.

Ovvio che essendo anch’essa gara di apertura nella sua partecipazione qualche lacuna di forma potesse concedersela ma sicuramente limitata per la presenza troppo golosa del suo Albo d’oro.

Un po’ meno ambita pare, invece, nella Tirreno-Adriatico la vittoria, consentendosi anche più spazio ai lavori di preparazione.

Si finisce, dunque, con il fare della prima in ordine di tempo come una sorta di prova di preparazione anche per la seconda e questo facilitato dall’essere, la prima, una gara a tappe: quanto occorre per adeguare i muscoli ai vari tracciati, vero che l’edizione 2018 con quel Froome già in evidenza pare fatta su misura per smentire quanto sopra.

In realtà più che del resto la corsa ha avuto merito con quell’arrivo a Filottrano nel ricordo di Michele Scarponi con l’entusiastica presenza dell’intero paese e dei suoi abitanti al completo tutti a rivivere il sempre coraggioso impegno e la grande serietà di un eccellente professionista.

Per il resto aspettiamoci qualcosa di più magari a Sanremo con il quasi tradizionale arrivo in volata con un Sagan sempre interprete.

 

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