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Sport

FISCHI PER FROOME

ETTORE PAGANI - 20/07/2018

Chris Froome

Chris Froome

Fischi al Tour per Chris Froome in abbondanza e accompagnati da cori di varia intensità ma sicuramente di critica.

Insomma in Francia non   hanno ingoiato la pillola sull’incertezza della limpidità del giallo indossato dall’inglese a significare la vittoria   nel Tour del 2017.

Un trattamento opposto, dunque, rispetto a quello riservato a Chris dai tifosi italiani durante l’ultimo Giro d’Italia quando la prova era stata accompagnata da buoni consensi al punto che subito dopo l’arrivo a Roma, Froome aveva addirittura   ringraziato gli italiani con un “sono stati bravi”.

L’irascibilità dei francesi almeno quanto a ciclismo non è poi cosa nuova. Abbiano avuto modo di conoscerla quando   anni addietro le due squadre italiane (allora le rappresentantive erano per nazione), lasciarono i Tour riportandosi in Italia la maglia gialla indossata da Fiorenzo Magni a seguito dei continui turbamenti dei tifosi locali a danno dei nostri.

Secondo logica la risposta alle critiche dovrebbe darla proprio l’interessato che quando saranno finite le vittorie del sempre più campione del mondo Peter Sagan e cambiati i tracciati Froome potrebbe mettersi in mostra ogni giorno per recuperare in stima.

Così, almeno,   dovrebbe essere con possibilità di trasformare i fischi in applausi.

Dovrebbe fare, dunque, l’inglese quello che ha fatto al Giro d’Italia piantando tutto e tutti con una fuga decisiva di 83 km che pochi credevano potesse terminare, solo al traguardo.

Una fuga tipo treno rapido con ritmo mai diminuito anche per un solo metro e con una pedalata addirittura perfetta e migliorata rispetto alla sua tradizionale “svirgolata”.

Toccherà a Chris Froome convincere i francesi come ha convinto gli italiani.

Sempre che ci riesca.

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