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Sport

TRA PRESENTE E PASSATO

ETTORE PAGANI - 08/02/2019

boxeGuardando sporadicamente, se del caso, fuori da Varese, in provincia, in quel di Busto è bello respirare un’altra aria. In fatto di calcio, per esempio, con quella squadra che definire dignitosa è sicuramente avaro; quanto basta per dare quelle soddisfazioni che in biancorosso non si sa da che parte scrutare per riconoscerle.

Pieno rispetto, invece, per i bianco-azzurri quanto sia a società che a buoni risultati sul campo dove è arrivato Iavoric che sembra che continui con il lavoro più che proficuo sia in fatto di passato prossimo come di presente.

Sempre in quel di Busto non perde un colpo la media della Bpm che sta confermando un’ottima qualità di gioco in quella pallanuoto che tra i bustocchi era sport non di assoluta tradizione.

Una buona posizione di classifica (terza a tutto gennaio) è frutto di ottimi risultati anche contro formazioni di buon livello. Considerato anche l’esito positivo del campionato scorso una lode non può essere più che meritata.

In quel di Varese la ripresa dell’hockey su ghiaccio pare sulla strada buona. Ferme le difficoltà incontrate con i ”montanari” che secondo tradizione fanno del ghiaccio la sede naturale del loro sport, i Mastini hanno decisamente (dopo le prime difficoltà) raggiunto una buona condizione che merita approvazione. Il cammino è ancora lungo e gli avversari sono temibili ma, al momento, i conti sono in regola.

Sempre nel campo della sufficienza anche il basket, capace di riprendersi dopo qualche sbandata. Allo stato la barra del timone regge. Il resto è da vedere.

A parte quanto sopra si diceva, con rammarico, qualche giorno addietro, del periodo dello sport varesino non certo ai vertici del suo splendore. Male, maluccio, al massimo così e così ma qualcosa è addirittura sparito almeno anche solo a livello di minimo interesse.

Si parla, per esempio, del pugilato che Giovanni Borghi aveva portato al massimo splendore, soprattutto, con la scuderia Ignis che come trainer aveva quel Libero Cecchi.

Era un gruppo in cui Borghi aveva riunito il massimo del pugilato italiano per voler conquistare vittorie a non finire.

Era un po’ quello, insomma, che il “Cumenda” aveva fatto per qualsiasi sport (calcio, ciclismo, basket e chi più ne ha più ne metta) per portare a Varese non solo Coppe, medaglie e quant’altro ma, soprattutto, per consentire ai varesini di gustare quello sport di gran classe che altre sedi avrebbero volentieri voluto.

Lo splendore di uno sport meraviglioso e di ammirare, anche alla casa dello sport, tutti i migliori campioni italiani. Da Loi a Garbelli e D’Agata sempre sotto la guida di Libero Cecchi.

Alla grande presenza del pugilato “Ignis” fece poi seguito a Varese il Box Club Varesino Spumador che la passione del Presidente Volonterio riuscì a portare avanti per un buon periodo di tempo.

Erano prestazioni di allievi sul ring in quel periodo seguiti con passione dai dirigenti del club mettendo Volonterio in testa che accese la passione varesina per questo sport. Rimase qualche spunto individuale, anche se di buon rilievo, per finire.

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